Il bilancio di De Menech «Un Paese migliore»
Il deputato del Pd fa il punto su quanto realizzato nella legislatura dal suo partito ed è pronto a continuare il percorso avviato per capitalizzare i risultati ottenuti
BELLUNO. «Lasciamo un Paese con maggiori diritti rispetto a quello che abbiamo trovato». Cita solo alcuni dei provvedimenti approvati dal governo, il deputato Roger De Menech, pronto ad affrontare la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento insieme al suo partito. Del lavoro è stato fatto, molto ne resta da fare, e il Pd è pronto a continuare il percorso avviato nel 2013 anche per capitalizzare i risultati ottenuti per la provincia di Belluno. «A testa alta», inizia De Menech, presentando all’assemblea provinciale il rendiconto di fine mandato. «Lasciamo un Paese con il segno più. Abbiamo costruito uno Stato sociale e di diritti, approvando provvedimenti come quello sull’autismo, la legge sul Dopo di noi, quella sul divorzio breve».
De Menech è anche presidente del Comitato paritetico per la gestione del Fondo Comuni di confine e ha ricordato il lavoro svolto per sbloccare le risorse e «far diventare il Fondo strategico per tutta la provincia». Diversi i progetti che sono stati attivati grazie alle risorse del Fondo. De Menech ha ricordato Investi scuola, l’erede di Unico studenti, l’hub digitale per le imprese, «il grande piano di marketing turistico, che sarà la sfida da affrontare nel 2018».
Ma risorse sono state messe anche per le infrastrutture: «Lasciamo da parte l’autostrada, noi vogliamo realizzare strade turistiche». Nella progettazione avviata ci sono i 170 milioni per la sistemazione della statale di Alemagna, i 70 milioni per il Comelico, «con l’obiettivo di fare strade a scorrimento veloce e varianti non invasive che non taglino fuori i paesi». Ma ci sono anche i 18 milioni del piano di rigenerazione urbana, che arriveranno a Belluno per recuperare spazi abbandonati (con il Pd che rivendica l’impegno per finanziare tutti i progetti presentati dai Comuni), il finanziamento dell’elettrificazione dell’anello basso della ferrovia deliberato dal Cipe: «Si sta già progettando l’allargamento delle gallerie del Fadalto», assicura De Menech. Complessivamente per la provincia di Belluno ci sono progetti per 400 milioni di euro.
E gli investimenti continueranno, perché ci sono provvedimenti importanti anche nella legge Finanziaria, approvata dal Parlamento: dal nuovo Fondo Letta al milione di euro per il Soccorso alpino, fino alle risorse per il dissesto idrogeologico (destinate in particolare all’arco alpino), 75 milioni di euro come garanzia statale sui mutui alla Banca europea degli investimenti.
«Ora che abbiamo maggiori risorse sta a noi trovare un nuovo modello di governo del territorio per utilizzare al meglio i soldi e tradurli in servizi per i cittadini», ha affermato il vicesindaco di Feltre Alessandro Del Bianco. Maria Teresa De Bortoli, sindaco di Pedavena, ha puntato l’attenzione sull’importanza della legge e dei finanziamenti a sostegno dei piccoli Comuni, Sisto Da Roit (Agordo) ha evidenziato: «Rimangono diverse questioni aperte, come il patto di stabilità. Ma in questa legislatura i governi hanno avuto verso il Bellunese un’attenzione maggiore rispetto al passato. La nuova sensibilità è frutto del lavoro che il partito e i suoi rappresentanti hanno fatto». Sebastiano Casoni conclude parlando della condivisione: «De Menech ha sempre reso le persone partecipi di un progetto che auspico lui possa portare avanti anche nei prossimi anni».
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