Il Bim salva il prestito interbibliotecario
BELLUNO. Ventimila euro per salvare la circolazione della cultura. Tanto basta per aiutare la Provincia di Belluno a non cancellare il servizio interbibliotecario a rischio dopo i tagli imposti agli enti provinciali. Il Consorzio Bim ha deciso di aiutare palazzo Piloni con un contributo che si aggiungerà agli sforzi dell’ente – economici e in termini di personale – per scongiurare la chiusura del servizio.
Lo stanziamento è stato approvato ieri pomeriggio dai sindaci riuniti in assemblea. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2017-19 che vede confermati molti stanziamenti essenziali per la provincia, come il supporto al trasporto scolastico e quello alle scuole paritarie. La “cassaforte” del Bellunese si apre ancora una volta per aiutare nel campo dei servizi sociali grazie agli introiti derivanti dai sovracanoni idroelettrici.
Proprio in questo settore, però, qualcosa è cambiato. «Le nuove normative portano alcune variazioni nelle entrate» spiega il presidente del Consorzio Bim Umberto Soccal, «ci sono voci in positivo e altre in negativo». Da una parte, infatti, le nuove regole prevedono l’assoggettamento delle norme sul sovracanone anche alle centraline sotto i 500 metri sul livello del mare. Dall’altra, però, alcune derivazioni di vecchia data sono state riviste in funzione del deflusso minimo vitale. «Le nuove entrate figurano come voci in bilancio ma non hanno ancora riscontro di cassa» continua Soccal, «abbiamo quindi deciso di destinarle ad un accantonamento di bilancio, come fondo di riserva che useremo in futuro. In questo modo avremo anche un accantonamento per pagare gli arretrati sui sovracanoni con Enel. Ma in questo campo non sono ancora state prese decisioni di nessuna natura, stiamo valutando il da farsi».
Il bilancio di previsione 2017 del Consorzio Bim vede uscite per 14.718.451,07 euro. «Molte voci di spesa sono la conferma di quanto già precedentemente pianificato» continua Soccal, «come ad esempio il supporto al trasporto scolastico». Una voce di spesa da 240 mila euro che si unisce ai 300 mila euro che il Consorzio Bim destinerà alle Unioni montane per la gestione dei servizi. «Ci sono anche due novità» continua Soccal, «uno è il contributo di 20 mila euro alla Provincia per salvare il servizio interbibliotecario».
Tra le novità anche la destinazione di 50 mila euro ad attività di collaborazione con gli altri Bim dell’asse del Piave. Confermati i contributi alle scuole paritarie, materne e asili nido, ai quali sono destinati circa 165 mila euro ciascuno: i sindaci hanno approvato anche i nuovi regolamenti per erogare i contributi, più snelli e veloci rispetto al sistema precedente. «Poi c’è il supporto allo sviluppo locale che è demandato alle vallate» conclude Soccal, «stiamo parlando di circa mezzo milione tra spese correnti e investimenti».
Valentina Voi
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