Il binomio Cortina-Milano è la carta vincente del Coni

Nessuno si sbottona, ma l’alleanza montagna-metropoli si fa strada sempre più. Malagò: «Penso che stiamo facendo le cose giuste, il percorso è quello corretto»

CORTINA

Milano-Cortina? Nelle ultime ore sta crescendo un’altra ipotesi: Cortina-Milano. Il Cio, infatti, vorrebbe tornare, per le Olimpiadi 2026, in montagna, anche se conferma di avere necessità di una grande città come traino. Ed ecco l’ipotesi che nelle ultime ore è maturata tra Venezia e Cortina. Vabbè, cediamo sulla candidatura condivisa; possiamo, al limite, rinunciare alle cerimonie di apertura e di conclusione dei Giochi, da concedere allo scenario lombardo, ma lo sci alpino e le altre discipline più importanti si svolgano tra Cortina, Trento e Bolzano.

Lunedì prossimo, a Roma, dal Coni, Gianpiero Ghedina, sindaco di Cortina, dovrà dire la sua al riguardo. Magari davanti ai colleghi Sala di Milano e Appendino di Torino. Tutti e tre sono stati convocati dal presidente Giovanni Malagò. In queste ore Luca Zaia, presidente della Regione, non si sbilancia. «Io non voglio tirare per la giacca nessuno. So, soltanto, che Cortina Dolomiti ha presentato il dossier migliore, più sostenibile finanziariamente, ambientalmente e tecnicamente».

Se la mediazione consegnasse un risultato come Cortina-Milano, Zaia e Ghedina metterebbero la firma. Non è escluso che lo farebbero anche con un Milano-Cortina che premiasse sostanzialmente le Dolomiti. È un caso che dal Coni, lunedì, ci siano anche Zaia e il presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin, oltre al sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher? Fino a un certo punto. I tre ci sono per presentare i Campionati mondiali di Mountain Bike. Ma nell’incontro a tu per tu che il governatore avrà con Malagò, non mancherà di dire che Cortina Dolomiti è premiante. Anche rispetto alle attese – di sobrietà – che si aspetta il Governo.

«Mi consta», conferma Renzo Minella, presidente dell’Anef Veneto, «che il Cio vorrebbe riportare i Giochi invernali in quota, in piste finalmente naturali e il sistema-Dolomiti offre il meglio».



Ieri il presidente Malagò ha rifatto il punto, ricordando che la commissione si è riunita diverse volte e che ha fatto un lavoro di screening eccellente. «Si riunirà di nuovo martedì», ha di nuovo confermato, «prima della Giunta e del Consiglio nazionale, ma a me sembrava doveroso invitare i tre sindaci di Cortina, Milano e Torino, con i vertici delle Regioni che supportano e accompagnano, anche per rispetto ed educazione, perchè li ho sentiti spesso, ma non li ho più visti».

Se Zaia capirà che il binomio Cortina-Milano avrà probabilità di successo, lui interverrà di persona. Il Governo, si sa, ha dato mandato al Coni di decidere. E la scelta dovrebbe essere fatta mercoledì, dal Consiglio generale e dalla Giunta. «Onestamente penso che stiamo facendo le cose giuste, il percorso è quello corretto», ha detto ieri il capo dello sport italiano. «Mi sembra ineccepibile, perchè ormai le carte sono sul tavolo, gli studi di fattibilità verificati, nelle questioni politiche ovviamente non entro nel merito, però almeno abbiamo agosto e settembre per lavorare al meglio e preparare il dossier», conclude Malagò, «Penso che non avere le idee chiare e non aver costruito un buon dossier per l'appuntamento col Cio di Buenos Aires a ottobre sarebbe da incoscienti». —



Argomenti:olimpiadi 2026

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi