Il Cadore celebra San Dionisio

Tradizionale giornata domenica sull’omonimo monte dalle 11

PIEVE DI CADORE. Domenica, sul monte San Dionisio, a quota 1946, dove si trova la chiesetta dedicata al patrono del Cadore, ritorna la tradizionale festa, con la celebrazione della messa (ore 11), che sarà officiata dal parroco di Nebbiù e Tai, don Enrico Roncaglia. E’ una festa tradizionale che si celebra due volte all’anno: la seconda domenica di luglio e la seconda di agosto.

La festa di San Dionisio è nata quando sulle montagne attorno alla chiesa c’erano solo prati e gli abitanti dei paesi circostanti subito dopo la festività dei Santi Pietro e Paolo salivano in montagna per fare il fieno per l’inverno. La celebrazione della messa a San Dionisio diventava così il motivo per ritrovarsi e fare festa insieme. Per questo la ricorrenza è sentita dai cadorini, ma non solo da loro: in zona ci sarà una piccola folla composta anche da villeggianti e da emigranti rientrati per le ferie. Saliranno principalmente da Valle e da Pozzale. Pochi saliranno dalla strada di Nebbiù, perché è troppo faticosa e manca di manutenzione. Molti proveranno la strada riasfaltata che da Valle porta al rifugio Costapiana, dov’è possibile lasciare l’auto e da dove funziona un servizio di navetta. Al termine della funzione la gente si disperderà sui prati che contornano la chiesa, consumando la colazione al sacco e restando in compagnia di amici e conoscenti per alcune ore. Altri, invece, scenderanno al rifugio Antelao per il pranzo. Per chi non conosce i posti, c’è a disposizione la guida cartacea del paese di Nebbiù, disponibile sia al rifugio Antelao, sia al Costapiana e sia nei negozi del Centro Cadore. (v.d.)

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