Il Cai: «È il Comune a doversi occupare dei lavori straordinari»
BELLUNO. «I sassi, grandi o piccoli che siano, siamo abituati a toglierli dai sentieri e non dalle scarpe». La sezione di Belluno del Cai, tramite il suo presidente Sergio Chiappin, interviene in merito ai lavori per la riapertura del sentiero 501, che porta al rifugio Settimo Alpini. In particolare, le precisazioni riguardano una dichiarazione del consigliere comunale Massimo De Pellegrin.
«L’affermazione di quest’ultimo riportata nell’articolo pubblicato sul Corriere delle Alpi di sabato 14 luglio, ossia “Il Cai doveva intervenire non certo il Comune”, risulta priva di fondamento», sottolinea Chiappin. «Ricordiamo infatti che il Cai è investito della manutenzione della rete sentieristica italiana da una legge nazionale, ripresa poi da una serie di leggi della Regione Veneto. In base a queste il Cai è tenuto a eseguire la manutenzione ordinaria dei soli sentieri, mentre per altre situazioni - sentieri attrezzati e vie ferrate - la competenza è del Comune, che si può avvalere delle Unioni Montane per l’esecuzione dei lavori».
«Per manutenzione ordinaria si intendono tutti quegli interventi che i soci volontari della sezione sono in grado di fare senza l’ausilio di macchinari o di manovre di corda», aggiunge. «Credo che tutti si siano resi conto dell’eccezionalità dell’intervento sul 501, che è stato portato a termine da personale specializzato in possesso di specifiche attestazioni».
Chiappin sottolinea poi che per tutta la durata dei lavori erano presenti non meno di due volontari con apparati radio che hanno svolto un ruolo di guardia lungo il sentiero, dalle 8 alle 17, facendo sospendere gli interventi e accompagnando in sicurezza gli escursionisti nel passaggio sul fronte della frana. «Ricordiamo anche che diversi sopralluoghi sono stati effettuati da un geologo professionista, volontario della sezione, che non ha preteso alcunché per la sua prestazione professionale», dice ancora.
«Infine, gli ultimi lavori di sistemazione del sentiero, in attesa dell’intervento dell’Unione Montana, sono stati eseguiti con un importante presenza di soci della sezione. La sistemazione del sentiero Cai 501 da Ponte Mariano al Rifugio 7° Alpini è stato eseguito da soci del Club. Anche in questo caso c’era la presenza di uno smottamento ma, come sempre quando è possibile, i lavori sono stati portati a termine in completa autonomia».
Sul fronte rapporti con il Comune, Chiappin ribadisce «la gratitudine per la sforzo profuso e per la sensibilità dimostrata in un momento di grave difficoltà, non solo della sezione del Cai, ma anche della rete sentieristica comunale che tanto risulta essere apprezzata dai molti turisti ed escursionisti che visitano il nostro territorio». —
Martina Reolon. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
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