Il Cai ha un nuovo gestore per il rifugio Scarpa

La struttura è stata affidata alla guida alpina della Val Biois Marco Bergamo. La sezione agordina ha investito sul rifacimento dell’acquedotto e degli impianti

AGORDO. La guida alpina Marco Bergamo è il nuovo gestore del rifugio Scarpa-Gurekian. Dopo un’attenta selezione, il consiglio direttivo della Sezione agordina del Cai, presieduto da Anna Magro, ha identificato la figura a cui affidare la struttura ai piedi dell’Agnér, in comune di Voltago Agordino.

Si tratta di una buona notizia per tutti gli amanti della montagna agordina che, dopo la pausa per i lavori di adeguamento, potranno nuovamente frequentare il rifugio a partire dalla prossima estate e lungo tutto il corso dell’anno. La scelta finale è caduta su Marco Bergamo, 33 anni, guida alpina residente in Valle del Biois. Un nome emerso dopo una selezione tra ben 43 domande.

Una prima scrematura, fatta seguendo una serie di requisiti, oltre la visione di organizzazione e di gestione, ha ridotto il numero dei pretendenti. Quindi i restanti candidati sono stati chiamati a colloquio, valutando i progetti presentati. «Non è stata una scelta facile – dice Anna Magro – sicuramente è stata ben ponderata. I candidati avevano tutti vari pro e alcuni contro. Abbiamo scelto Bergamo perché è un giovane con tante idee e con grande esperienza della montagna. Con lui abbiamo stipulato il contratto classico dei rifugi Cai, sei anni più sei».

Bergamo succede alla famiglia Lazzaro che aveva avuto la gestione del rifugio dal 2012 al 2017. Nel corso dell’assemblea dello scorso anno, il direttivo sezionale aveva annunciato la chiusura del rifugio per permettere i lavori di ristrutturazione, ma al contempo aveva anche chiuso alla possibilità di riaffidare la struttura ai Lazzaro a dimostrazione di un rapporto mai decollato. I gestori precedenti avevano lamentato in più occasioni le difficoltà incontrate nella conduzione del rifugio soprattutto nell’approvvigionamento idrico. La sezione, dal canto suo, non aveva taciuto le sue perplessità sul lavoro dei gestori.

Ora Bergamo avrà in mano una struttura rinnovata. La sezione ha infatti investito parecchie migliaia di euro per rifare l’acquedotto con una nuova vasca di carico a valle da 5 mila litri, per realizzare nuovi collegamenti interrati tra la stazione di valle e il rifugio, una vasca di accumulo da 6 mila litri nei pressi del rifugio, un nuovo impianto autoclave e la modifica della recinzione dell’opera di presa. È stata pure sostituita la caldaia a gasolio e sono stati fatti altri lavori all’impianto di riscaldamento. È stata pure migliorata la zona del gestore. Marco Bergamo ha certamente sulle spalle un compito non facile: rilanciare un rifugio che negli anni ha perso un po’ di attrattiva probabilmente in parallelo con Frassené, il paese a valle.

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