Il calciatore De Col chiude i profili social per gli insulti ultrà del Parma
Chiuso per insulti. Coperto di maledizioni dai tifosi del Parma, il calciatore bellunese Filippo De Col ha oscurato i suoi profili Facebook e Instagram. Niente social per il terzino dello Spezia, almeno fino a quando non si saranno spente le luci del Tribunale federale sul caso di presunto tentativo di illecito sportivo, che ha provocato il deferimento della società emiliana neopromossa in serie A e del suo attaccante Emanuele Calaiò. Quest’ultimo è l’autore di alcuni messaggini su whatsapp spediti all’ex compagno di squadra, proprio in bianconero, prima dello scontro diretto dell’ultima giornata del campionato cadetto. Uno di questi suonava chiarissimo «Ehi pippein non rompete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio».
De Col ha segnalato la ricezione: diversamente avrebbe rischiato l’omessa denuncia e l’apertura delle indagini della Procura federale, con il rischio di una penalizzazione o addirittura la retrocessione della squadra ducale. Questo ha scatenato la parte peggiore della curva che aveva festeggiato la vittoria per 2-0: «Spero che ci retrocedano in serie B così vi aspettiamo al Tardini... voi e i vostri tifosi» è uno dei post meno terribili. Tutto il resto nuota nel mare della volgarità.
“Pippo” non aveva risposto a Calaiò e, dopo aver letto tante parolacce per la sua onestà, ha deciso di chiudere tutti i suoi social. Una decisione che ha preso in piena autonomia e non su direttiva dello Spezia Calcio, che peraltro ha molto apprezzato l’iniziativa del proprio tesserato. I responsabili della comunicazione della società ligure hanno faticato a moderare la pagina ufficiale e a ripulirla da tutte le insolenze, accanto alle quali comunque sono apparsi i complimenti di altre dirigenze e tifoserie per la sportività. Ad esempio, del Palermo.
Il difensore alpagoto ha un contratto fino al 30 giugno 2020 e non ha la preoccupazione di doversi trovare un’altra sistemazione, tramite il suo agente. Adesso è in vacanza e vorrà dire che farà un bagno in più e un salto su Facebook in meno. L’affetto dei sostenitori spezzini è ancora più grande: «De Col è il mio capitano», si legge in alcuni messaggi di solidarietà. —
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