Il Camp de Nogher diventa un quartiere Il Cavarzano trasloca

BELLUNO. Là dove c’era l’erba, ci sarà una serie di condomini. Il Cavarzano calcio sta per perdere lo storico Camp de Nogher. Il campo sportivo di tutta la sua vita sportiva, che deve il nome agli alberi di noce lascerà il posto a un nuovo complesso residenziale. E così per la squadra giallorossa, che ha appena chiuso il campionato di Promozione con la retrocessione diretta si prospetta uno sfratto. Meglio: un trasloco, nella zona di Mur di Cadola, in un pratone incolto tra la scuola media Nievo e le nuove costruzioni di Veneto blu. Non sarà quasi sicuramente per la prossima stagione calcistica, ma per la successiva, intanto è sicuro che in via Andrea di Foro la struttura che ospita gli spogliatoi, bar e sede, il rettilineo di tribuna e il rettangolo erboso saranno spianati, per fare spazio ad appartamenti, parcheggi e tutto ciò che serve a quello che diventerà un piccolo quartiere, all’interno di quello che è già uno dei più popolosi della città.
Il sindaco conferma. Il presupposto di partenza è che il campo sportivo è stato ritagliato in una zona edificabile e, quando i costruttori decidono di mettere in moto le ruspe, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. Il Comune può solo cercare una soluzione alternativa alla prima squadra e al settore giovanile ed ecco il discorso del Master plan, cioè un’area attualmente di aperta campagna, che dovrebbe diventare ricreativa e sportiva: «C’è già un progetto in questo senso e ne abbiamo accennato anche all’incontro con i cittadini di Cavarzano», spiega Jacopo Massaro, «ma a questo proposito non sono proprio in grado di dare altre notizie. Posso solo confermare che le imprese edili hanno intenzione di cominciare a fabbricare e noi non possiamo farci niente. Solo formulare una proposta diversa, che possa essere compatibile con le esigenze della società di calcio».
Meglio un sintetico. Già che c’è, il Cavarzano si è permesso di proporre un prato in erba artificiale e non naturale, naturalmente con misure superiori - sia in lunghezza che in larghezza - a quello della Goal Arena di piazzale della Resistenza. A livello federale, ci sono delle misure minime da rispettare, detto questo la dirigenza sarebbe anche disponibile a contribuire alle spese e non ha mancato di sottolinearlo, in un recente incontro a Palazzo Rosso: «Se dobbiamo fare le cose per bene, allora è preferibile puntare su un sintetico. Una scelta che, in un primo momento, può sembrare più costosa, ma che alla lunga ti costa meno sul piano della manutenzione», osserva il dirigente Andrea Fontana, «noi siamo effettivamente disponibili ad accollarci una parte delle spese e questo dovrebbe favorire la scelta del Comune. La nuova localizzazione non sarebbe per niente sgradita, in quanto rientra, comunque, nel quartiere di Cavarzano, essendo sopra via Barozzi. Sono del tutto convinto che possa essere questa la strada migliore, premesso che bisognerebbe lavorare anche sulla viabilità».
Appartamenti per chi? Ognuno fa quello che gli pare del proprio terreno, specialmente se risulta edificabile. Ma un’obiezione è permessa, se viene da chi al Camp de Nogher ci ha giocato o ci manda a giocare il proprio figlio: «Non so se questo sia il momento giusto per una nuova lottizzazione. In città, ci sono tanti appartamenti vuoti e non si sente la mancanza di nuove abitazioni, con il rischio che restino disabitate. Basta dare un’occhiata al di là della via, in cui dovrebbe sorgere questa zona a vocazione sportiva e ricreativa, per capire che il momento è delicato».
Martedì consiglio. Dopodomani riunione a Cavarzano, nella quale si discuterà anche della domanda di ripescaggio.
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