Il canyoning conquista sempre più appassionati anche ai Brent de l’art

LA NOVITà
Il canyoning, conosciuto anche con il termine di “torrentismo”, è una disciplina che continua a crescere, in tutta Italia e anche a Borgo Valbelluna. In particolare nell’area dei Brent de l’art, di recente soggetta al recupero delle antiche calchére grazie all’intervento della Pro loco Trichiana. Progetto che ha fatto crescere in maniera considerevole i turisti che visitano l’area.
Ne sanno qualcosa le guide alpine, che in questo periodo conducono giovani e non solo in escursioni all’interno dello splendido canyon: una di loro, Enrico Tirindelli di Montebelluna, ha accompagnato molte persone alla scoperta di questa perla della Valbelluna, come fa da ormai dodici anni.
Tirindelli è un accompagnatore di mezza montagna, che insegna la pratica del canyoning orizzontale, ovvero quello senza l’ausilio di corde. «Possiamo ritenerci soddisfatti», racconta, «perché nonostante i numeri siano stati inferiori rispetto agli scorsi anni, c’è stata comunque gente che ha sperimentato la disciplina, anche partendo da zero. Siamo riusciti a favorire il distanziamento, che è prescritto sui due metri, formando dei gruppi numericamente più ristretti e a proseguire così l’attività».
La fatica del torrentismo non è muscolare, ma termica: bisogna infatti contrastare l’impatto con la temperatura dell’acqua, anche nelle giornate più calde. «L’importante è che i turisti sappiano che, se si vuole praticare il canyonig, bisogna farlo con consapevolezza, senza avventurarsi nella zona se non la si conosce», sottolinea l’esperta guida. In base all’attuale ordinanza restrittiva che riguarda i Brent de l’art, in acqua si può andare solo con le guide, mentre sul sentiero che corre al di sopra dei Brent si può andare ma indossando calzature adeguate.
Con gli appositi corsi il canyoning è un’esperienza tutta da vivere: Tirindelli spiega che i turisti stranieri, arrivati anche dal Belgio e dalla Repubblica Ceca, amano la zona per la sua tranquillità, invidiabile. E anche quest’anno hanno frequentato il canyon, restandone affascinati.
La disciplina rimane quindi alla portata di tutti, grandi e piccoli, visto che l’ambiente dei Brent de l’art possiede inoltre la caratteristica di non richiedere talvolta l’ausilio di corde, moschettoni e imbraghi, presentandosi altresì con acque tranquille. «Per praticare il torrentismo si richiede confidenza con l’acqua, senza necessariamente saper nuotare, perché tra muta, caschetto e salvagenti ci sono ampi margini di sicurezza», continua Tirindelli.
Il calendario degli appuntamenti, che si può consultare sulla pagina Facebook Canyoning Borgovalbelluna, proseguirà per tutto il mese. «Vorrei ringraziare e dare un riconoscimento alla Pro loco Trichiana, che si sta prodigando per la valorizzazione del sito dei Brent de l’art, consentendo alle guide da fuori provincia di lavorare al meglio», conclude Tirindelli.–
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