Il capo della protezione civile a Tai
PIEVE DI CADORE. Visita cadorina a sorpresa per il capo nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio, che questa mattina sarà a Tai per salutare i ragazzi del campo scuola “Anch’io sono la protezione civile”, organizzato dalla squadra Antelao di Pieve.
Il successore di Guido Bertolaso, da un anno al timone del corpo di protezione civile nazionale, arriverà in Cadore nella tarda mattinata e farà visita al campo di Tai, scelto tra i 232 campi scuola dislocati su tutto il territorio nazionale che in questi giorni ospitano circa seimila potenziali futuri volontari. Il programma prevede anche un incontro sul posto con il sindaco di Cibiana Luciana Furlanis che ricopre il ruolo di assessore alla protezione civile dell’Unione montana Valboite prima del pranzo, al termine del quale Curcio riprenderà il viaggio verso la pianura.
Il campo scuola di Tai, l’unico presente sul territorio dolomitico cadorino, andrà avanti fino a domenica ed ospita 33 bambini di età compresa tra i dieci ed i quattordici anni, quasi tutti provenienti da Cadore e Cortina anche se non manca una piccola delegazione esterna tra Verona e Milano.
«Ai ragazzi è stato sottoposto un programma di autosoccorso comprendente una serie di attività pratiche da svolgere divertendosi», spiega Laura Paludetti della protezione civile Antelao di Pieve, «come un corso di antincendio, uno di salvamento in acqua, uno di topografia organizzato in collaborazione con i vigili del fuoco ed uno invece con la guardia di finanza che prevede la partecipazione dei cani cinofili. I ragazzi sono chiamati a fare gioco di squadra con l’obiettivo di imparare le principali tecniche di autosoccorso e, magari, diventare i volontari della protezione civile di domani».
I ragazzi partecipanti al campo scuola di Tai inoltre sono alle prese con una quotidianità molto diversa da quella solita. «Gli abbiamo ritirato i telefoni cellulari che possono usare solo mezz’ora la sera per chiamare le famiglie», aggiunge Laura Paludetti, «dormono tutti in tenda e fanno cose ormai dimenticate come ad esempio giocare a nascondino. Bisogna aggiungere che i ragazzi sono entusiasti di questa scelta».
Il campo scuola di Tai allestito dalla protezione civile Antelao prevede anche un piano di emergenza comunale e rappresenta uno dei punti cardine dell’attività del corpo che punta forte sulla formazione.
«In questo periodo gli interventi sul campo, fortunatamente, non sono stati molti», conclude Laura Paludetti, «questo ci permette di concentrare le forze sui tanti progetti di formazione che abbiamo in cantiere». E tra le iniziative future spicca la collaborazione con la protezione civile della provincia di Bolzano attraverso l’adesione al progetto Interreg finanziato dal Gal che prevede anche la partecipazione dei paesi confinanti austriaci. Gianluca De Rosa
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