Il Castello Bortoluzzi di nuovo in vendita
PONTE NELLE ALPI. Castello in saldo. Il nuovo cartello biancoblù promette affittasi, ma chi risponde al numero di cellulare consigliato preferirebbe vendere il Castello Bortoluzzi di Ponte nelle Alpi.
Nell’aprile di cinque anni fa la Newco srl di Padova ci aveva provato per 10 milioni di euro e se l’era tenuto, adesso una società che si chiama Il Castello si accontenterebbe anche della metà. In questi mesi lo stabile è stato prima sequestrato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Padova, su mandato della Procura distrettuale Antimafia di Venezia, al proprietario Francesco Manzo, nell’ambito di un sequestro più ampio di beni per 130 milioni di euro; in seguito dissequestrato dopo il ricorso al tribunale del Riesame, che ha accolto la tesi degli avvocati difensori del 70enne salernitano di Nocera Inferiore, Ferdinando Bonon e Giovanni Caruso.
La struttura è legittimamente sul mercato: «Noi l’abbiamo avuta grazie a una permuta», spiega l’uomo dall’altra parte del cellulare, «e siamo interessati, più che altro, a venderla. Il mercato immobiliare è in crisi e sappiamo fin troppo bene di non poter pretendere chissà quale cifra. Potrebbero bastare cinque milioni di euro, un importo alla portata anche del Comune, che ai tempi dell’amministrazione Roger De Meneche aveva manifestato un certo interesse, ma senza poi concludere l’affare. Magari adesso sono ancora più propensi».
Il primo cittadino attuale Paolo Vendramini ha tentato di portarlo a casa, quando era sotto sequestro, per scopi sociali. Sono 19 appartamenti, che a suo tempo erano stati messi in vendita a 3.500 euro a metro quadro, che ora avranno un prezzo più conveniente. Non che l’ingresso sia comodissimo, sulla stradina in ghiaino, che scende accanto alla casa cantoniera: «Un problema risolvibile, grazie al Comune», riprende il rappresentante della Castello, «l’accesso si può ricavare anche dalla parte opposta, a patto naturalmente che ci sia la volontà politica di procedere. Credo che ci sentiremo nei prossimi giorni con il sindaco, in maniera da trovare una soluzione che vada bene per tutti».
Gigi Sosso
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