Il castello Bortoluzzi ha costi troppo alti e rimane disabitato

PONTE NELLE ALPI. Al mio bel castello. Non è il ponte levatoio quello sul Piave. Ma l’ottocentesco castello Bortoluzzi di Ponte nelle Alpi è vero. Come è innegabile che, ormai da anni, nessuno ci abiti: scomparsi i cartelli “vendesi”. All’ingresso del numero 2 di Rione Santa Caterina, un videocitofono contemporaneo con diciannove campanelli, ma nessun cognome e nome o interno. Soltanto un adesivo rovinato di colore giallo e rosso, che avverte dell’esistenza di un teleallarme.
Nell’aprile di quattro anni fa, il maniero era stato messo in vendita a 10 milioni di euro. Quasi 20 miliardi di vecchie lire. Ci aveva pensato la Newco srl di Padova, specializzata in locazione immobiliare di beni propri o in leasing. “Vendesi castello nel comune di Ponte nelle Alpi (Belluno) ubicato in posizione dominante e panoramica nei pressi del Piave, a 10 chilometri circa dalle piste di sci di Nevegal e a circa 60 dalla rinomata località turistica di Cortina d’Ampezzo» recitava l’inserzione in internet. Tutto vero, ma insufficiente a richiamare l’attezione degli acquirenti. Nessuno pretendeva di avere re o regine.
La superficie complessiva è di 2.500 metri quadri, distribuiti su quattro livelli, suddivisa in quattro blocchi per un totale di questi 19 appartamenti indipendenti, da 60 a 250 metri quadri. Tutto intorno un parco di 5.000 metri, con una vegetazione che arriva fino alle rive del fiume sacro alla patria. La speranza dei proprietari era che qualcuno potesse farne un albergo, essendoci la possibilità di ricavare un parcheggio, ma la struttura è lì. Chiusa e difficile da aprire, almeno a breve scadenza.
L’acqua continua a passare sotto il ponte, il Comune ha deciso di organizzare una spiaggia fluviale, che ha già inaugurato e sarà aperta al pubblico in primavera, ma al castello non si accende una luce che sia una. Vero che l’accesso non è comodissimo, lungo quella stradina in ghiaino, che costeggia la vecchia casa cantoniera dell’Anas, ma questo sarebbe un ostacolo superabile. Gli intoppi sono altri e più pesanti: «Uno dei problemi è indubbiamente la via d’accesso», sottolinea il sindaco pontalpino Paolo Vendramini, «ma purtroppo non è l’unico che bisogna affrontare. La struttura è senz’altro di grande pregio, ma so per certo che più di qualcuno si è scoraggiato, di fronte alla quotazione degli appartamenti. Si parla di 3.500 euro a metro quadro e non è poco per chi è abituato a pagare molto meno. Lo dico peché qualcuno si è informato. Come amministrazione comunale non possiamo farci niente, se non notare che il castello non ospita nessuno e davvero sono sparite anche quelle indicazioni, che parlavano di vendita, con tanto di numeri da contattare».
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