Il Castello sarà gestito dai toscani

A Mel la commissione ha scelto l’associazione pistoiese Sestiere Castellare. Cesa: «Offerta valida»

MEL. I toscani gestiranno il Castello di Zumelle: si tratta di una associazione pistoiese, la Sestiere Castellare di Pescia, che si è aggiudicata l’asta del comune di Mel.

Sono dunque terminate le procedure di esame delle offerte arrivate in Comune in seguito alla pubblicazione del bando per la gestione del Castello di Zumelle. Il nome della ditta vincitrice lo fa direttamente il Comune che ha scelto l’Associazione toscana “Sestiere Castellare” di Pescia (Comune Bandiera Arancione), che ha presentato un progetto dal titolo “Il Castello Rinasce”.

La Commissione tecnica nominata dall’amministrazione comunale «ha valutato positivamente l’offerta all’unanimità per la completezza della proposta, sia per il piano d’investimenti» spiegano dal Comune «consistente nell’immediato e soprattutto a lungo termine, sia per l’attenzione all’aspetto culturale, con proposte accattivanti ed innovative che certificano la grande competenza della ditta proponente.

“Sestiere Castellare” vanta un’esperienza a livello nazionale ed internazionale nell’organizzazione di eventi sociali e culturali di rievocazione medievale. Il progetto di gestione del castello si pone in un’ottica di apertura alla comunità locale: il metodo di lavoro intende promuovere una collaborazione attiva nel territorio, con la finalità di costruire una rete di risorse che integrino l’offerta dei vari servizi e con cui proporre ulteriori progetti ed interventi».

L’obiettivo è far diventare il Castello di Zumelle la sede di attività che coinvolgano gli utenti anche in termini di formazione, ma soprattutto di cultura storica.

Lo stesso sindaco Stefano Cesa pensa a «una sorta di centro formativo permanente in un sito potenzialmente ad alta attrazione turistica, che potrebbe diventare il punto di forza non solo del Castello ma anche coinvolgere altre strutture ricettive del territorio. Tra le proposte di “Sestiere Castellare” figurano: un servizio di ristorazione ad ampio raggio, in linea con la valorizzazione dei prodotti locali e dell’autentica tradizione medievale, legati al turismo enogastronomico; l’organizzazione di manifestazioni e mostre in determinati periodi dell’anno che coinvolgeranno le associazioni locali per la trattazione di tematiche sentite nel territorio (come, ad esempio, la riqualificazione dell’artigianato e dei mestieri in via di estinzione); lo sviluppo di un turismo “emozionale-esperienzale” diretto ad un’utenza più interessata al soggiorno come “esperienza da vivere”; la promozione di pacchetti turistici naturalistici, che interessino anche attività sportive (ad esempio trekking, nordic walking, cicloturismo, ecc.); la diffusione del turismo scolastico, che costituisce un’ulteriore opportunità di sviluppo; di particolare interesse risulta anche l’aspetto legato al marketing e alla pubblicizzazione».

Un iter che così si conclude e per la giunta Cesa esprime soddisfazione, augurandosi «una proficua gestione decennale che conferisca al Castello di Zumelle e al nostro Comune il prestigio che si merita».

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