Il centro islamico compra la sede: all’ex caserma Piave da affittuari a proprietari
BELLUNO. Le associazioni che hanno riqualificato immobili e hangar nella ex caserma, infatti, si erano schierate compatte contro la vendita di una porzione del complesso, scoperta «solo dalla stampa», avevano denunciato con una nota. «Una decisione unilaterale presa senza confronto con i vari soggetti assegnatari». Insieme per il Bene comune allora aveva preso tempo, dichiarando che «I soci hanno espresso la loro volontà per acquistare la sede sociale, ma abbiamo saputo che sono venuti fuori dei problemi con le altre associazioni quindi abbiamo chiesto un incontro con il Comune per capire se si possono trovare delle soluzioni condivise».
L’ASTA
IpBc è stata l’unica realtà a partecipare all’asta. Ha fatto la sua offerta entro la scadenza dei termini. La base d’asta era di 491.303 euro, l’associazione ha offerto 491.500 euro. Ha presentato anche copia del verbale dell’assemblea dei soci che si è riunita il 10 ottobre, nel corso della quale è stato approvato l’acquisto del fabbricato e il presidente Hassan Frague è stato autorizzato a compiere le necessarie pratiche per la partecipazione al bando, si legge nella determina firmata ieri dal sostituto coordinatore d’ambito, Francesco Pucci.
Il 24 novembre è stata esperita l’asta e Insieme per il Bene comune si è aggiudicata il bene. In via provvisoria, perché devono essere fatte tutte le verifiche in merito al possesso dei requisiti di legge sul soggetto aggiudicatario. Una prassi.
L’ITER
Si completa così un percorso avviato dal Comune a settembre 2020, quando era stata approvata in consiglio comunale la variazione al piano delle alienazioni per mettere in vendita il fabbricato all’interno della ex caserma Piave. Un anno dopo (era il 6 ottobre 2021) veniva approvato lo schema di avviso di asta pubblica.
L’ASSOCIAZIONE
Insieme per il Bene comune ha sede a Spazio Ex (la ex caserma Piave) dal 2016. L’associazione opera con diverse iniziative per la salvaguardia e la promozione dell’identità culturale delle comunità di immigrati, in particolare di lingua araba, per il mutuo sostegno e la piena inclusione delle stesse nella vita della società locale. Collabora con la diocesi e il movimento dei focolari, con i quali ha organizzato convegni e viaggi interculturali. Nella sede sono stati promossi corsi di lingua italiana e araba e c’è uno spazio dove i ragazzi trovano vari giochi.
Nei centri culturali dove si fanno attività didattiche, culturali, sociali, sportive, possono esserci delle sale di preghiera per gli associati.
Nell’immobile IpBc ha già effettuato alcuni lavori, ma ha in mente un progetto ambizioso, con una riqualificazione anche sotto il profilo energetico dell’edificio. Interventi che l’associazione preferisce fare da proprietaria del bene. La cifra necessaria per l’acquisto, aveva spiegato al tempo, è stata raccolta attraverso le donazioni della comunità islamica.
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