Il centro Valenti è chiuso: cercasi un gestore

Il centro sportivo con ristorante di Pian Longhi non funziona. L’Unione montana preoccupata: «Speriamo per l’autunno»

BELLUNO. Reti inviolate, direbbe Paolo Valenti. Tavoli spogli, verrebbe da aggiungere. Il centro sportivo di Pian Longhi, quello intitolato al popolare giornalista televisivo di 90. minuto è di nuovo chiuso con la catenella. Non si gioca a calcio e nemmeno è possibile leggere il menù del ristorante allegato: manca un gestore per la struttura costruita dall’Unione montana Bellunese e c’è solo la speranza che qualcuno si candidi per l’autunno. L’estate passerà così, senza neanche una scuola calcio. Solo alla ripresa del campionato di Terza categoria, torneranno i tacchetti del Coi de Pera, ma è impensabile che la società di calcio pontalpina si occupi di tutto.

Il Comune di Ponte nelle Alpi e l’Unione montana hanno chiesto a tutti, dopo aver stretto la mano all’ultimo inquilino Roberto Zampieri: «Abbiamo interpellato un buon numero di società sportive e di privati, per sondare la loro disponibilità, ma non c’è stato niente da fare», sospira l’assessore al Turismo, Marta Viel, «nessuno che si sia fatto avanti e questo ci ha costretti a chiudere momentaneamente il campus. Non avevamo alternative».

La struttura sarebbe l’ideale per la preparazione estiva di una squadra di calcio, anche se non di serie A, perché sul colle manca un hotel con il numero necessario di stelle. Tra qualche mese, ci sarà una pista da sci nordico: «Ci sarebbe la disponibilità di una persona, a partire dall’autunno, ma bisognerà verificarla. Ci sarà un bando, dopo di che molto dipenderà dalla neve che avremo, nel corso dell’inverno. Il Nevegal è così, purtroppo: c’è il rischio di averne poca e, di conseguenza, fare pochi affari. Preferisco non dire niente di più e aspettare di avere qualche certezza. Naturale che speriamo di avere qualcuno, perché è doloroso dover chiudere un impianto di quella qualità».

I costi di gestione devono essere importanti, ma ci sono anche degli aspetti positivi: «La cucina è nuova, oltre che professionale ed è tutto a norma, nel reparto della ristorazione». spiega Viel, «quanto al prato, l’ultima semina è abbastanza recente e gli spogliatoi sono in perfette condizioni. Non sono in grado di essere precisa sui costi da sostenere, ma mi consola il fatto che il possibile gestore sia una persona, che si occupa di ristorazione. Non ci rimane che aspettare, con l’augurio di aprire quanto prima».

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