Il centrodestra: «Rischio tensione sociale»

I timori di Bottacin, in Regione con Zaia, e la proposta di De Carlo (Fratelli d’Italia): bloccare gli sbarchi

BELLUNO. La soluzione? Bloccare gli sbarchi e dare soccorso ai migranti prima che arrivino in Europa. Questa la proposta di Fratelli d’Italia spiegata dal sindaco di Calalzo Luca De Carlo. «È legittimo avere l’aspettativa di migliorare le proprie condizioni di vita» commenta De Carlo, candidato nella lista di Fratelli d’Italia con la quale ha portato a casa 1.859 preferenze, «ma bisogna fare una cernita tra chi è profugo e chi non lo è. Intervenire ore sulle coste è difficile, visto che non sono sicure. Ma questo si deve ad una politica europea miope». Che fare ora? «Bisogna velocizzare le procedure di identificazione» continua De Carlo, «quanto alla proposta di Renzi, e in questo caso parlo da sindaco, di dare incentivi ai Comuni per l’accoglienza, io preferirei usarli per aiutare i miei cittadini. Altrimenti sembra che il patto di stabilità possa essere derogato quando fa comodo. Maroni e Zaia hanno lanciato una provocazione forte ma bisogna far capire che la situazione è al limite e che le soluzioni vanno cercate altrove».

In attesa dell’ufficialità come consigliere regionale, Gianpaolo Bottacin parla in veste di cittadino. «Cosa succederà una volta finita la conclamata emergenza?» si chiede, «i migranti ospitati ad esempio a Puos d’Alpago rischiano di diventare casi sociali che sono a carico del Comune?».

Certezze sulla loro identità e sulla loro condizione sanitaria. Queste sono le richieste del candidato più votato della lista Zaia. «Mi arrendo di fronte a quello che dice Renzi» aggiunge, «se il presidente di una regione del Sud vuole ampliare l’accoglienza diamogli pure i contributi. Un meccanismo di questo tipo potrebbe anche rivelarsi interessante. Con la situazione odierna si rischia di andare a gravare ancora di più su una situazione che è già a macchia di leopardo».

Il rischio, se l’emergenza profughi non verrà gestita a dovere, è che si crei un disagio sociale. «A maggior ragione se una volta finita l’emergenza i migranti rimarranno a carico dei Comuni» continua Bottacin, «sento sempre più persone preoccupate e c’è il rischio concreto di alimentare una tensione sociale. Bisogna stare attenti, il problema c’è e va affrontato».

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