Il Codivilla diventerà un centro regionale per la Sensibilità chimica multipla
CORTINA
Ortopedia protesica e traumatologica, Osteomielite acuta e post acuta con una nuova collaborazione con il Rizzoli di Bologna, Piede diabetico e Sindrome da sensibilità chimica multipla (diventerà centro di riferimento regionale). E ancora Riabilitazione ortopedica, Medicina sportiva, Dialisi e Riabilitazione post acuti. Sono le specializzazioni che andranno a caratterizzare il nuovo ospedale Codivilla Putti con la nuova gestione da parte della Gvm. Centoventi i posti letto a disposizione: 20 di medicina generale, 46 di area chirurgica e 20 riabilitativi; gli altri 34 sono destinati a pazienti extraregionali. A spiegare il futuro della struttura è la stessa holding.
Quando pensate di iniziare i lavori?
«Il piano redatto con la Regione prevede la consegna, a Gvm Care & Research, di tutti gli edifici nel mese di giugno 2019. Successivamente sarà aperto il cantiere con il conseguente inizio dei lavori».
Cosa rappresenta per il vostro gruppo una struttura come quella cortinese?
«Gvm Care & Research da sempre ha nella sua filosofia aziendale valori che riguardano la persona e la qualità delle cure. La persona è al centro del percorso di prevenzione, diagnosi e cura; poi ci sono l’eccellenza medica, l’avanguardia tecnologica e la volontà di essere sempre vicini ai pazienti. Il Gruppo, oggi presente in dieci regioni italiane, oltre a quattro paesi esteri, nel tempo ha ampliato e consolidato la sua rete ospedaliera per essere sempre più vicino ai propri pazienti, erogando la propria attività sanitaria con un modello uguale in ogni regione. Cortina con l’ospedale Codivilla-Putti rappresenta un’ulteriore estensione della rete. Si tratta di un importante punto di riferimento per gli abitanti del comprensorio, ma è anche un’importante occasione per il Gruppo di creare un centro di eccellenza medica in una zona riconosciuta turisticamente a livello internazionale».
Quali saranno le specializzazioni trattate?
«L’alta specialità contraddistingue da sempre Gvm Care & Research in ambito medico e in particolare in ambito cardiochirurgico. A Cortina vogliamo che l’ospedale si consolidi come struttura per il trattamento specializzato dell’osteomielite - parte integrante della storia dell’ospedale - riattivando la collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Guardando al prossimo futuro, la nostra volontà è di fornire prestazioni ad elevata specializzazione per i cittadini della conca ampezzana e per i pazienti extra-regionali e internazionali, facendo così dell’ospedale di Cortina un punto di riferimento di grande attrattività sanitaria. È nostra intenzione inserire nell’offerta per pazienti extra-regionali le specialità di trattamento per il piede diabetico e patologie della colonna, campi per cui Gvm Care & Research è riconosciuto a livello internazionale. Inoltre, con la stessa modalità introdurremmo le specialità di Cardiologia e Pneumologia con indirizzo alla patologia asmatica, più un servizio di dialisi ambulatoriale. Prevediamo il rafforzamento dell’attività per acuti già presente e lo sviluppo delle attività riabilitative e post- acute».
Con il vostro arrivo si potrà parlare anche di turismo sanitario in Veneto?
«Ci piacerebbe parlare di “turismo in sicurezza” ovviamente riferendoci alla salute anche del turista. Questo potrebbe dare luogo a un maggiore consenso dello stesso per il territorio, se sa di avere a disposizione un ospedale che può rispondere a molteplici esigenze di salute in caso di necessità. Cortina come meta turistica internazionale potrebbe beneficiare di un’ulteriore “causa di notorietà”, se vi fosse una struttura sanitaria con elevato comfort e innovazione tecnologica, in grado di erogare percorsi di prevenzione - check up – di alto livello. I percorsi messi a punto dai nostri medici prevedono per il paziente percorsi personalizzati, coordinati da un tutor medico affiancato da team multidisciplinari». —
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