«Il collegamento con la Pusteria è l’ultima speranza»
COMELICO SUPERIORE. «Raccontavano i nostri genitori che ai tempi d'oro, negli anni '70, dietro al banco dei salumi e dei formaggi c'erano anche cinque persone a servire; oggi una basta e avanza, anche in alta stagione». Diego Osta (classe 1978) gestisce insieme al fratello Ido (1980) il negozio di alimentari intitolato al padre Ogiero Osta, a Padola di Comelico Superiore. Un'attività messa in piedi nel giugno 1969 dalla nonna Bruna Pocchiesa e dalla mamma Serena De Martin Topranin. «Si fa fatica, sempre più fatica a mantenere in vita, in montagna, un'attività come la nostra. La gente», sottolineano i due fratelli, «la spesa la fa ormai una volta alla settimana ai centri commerciali e a noi restano le briciole».
Per Diego, che ha studiato agraria a Feltre e poi ha iniziato Economia e amministrazione a Udine, tornare a lavorare a Padola è una scelta di vita. Ido invece, dopo una breve esperienza all'alberghiero di Longarone, ogni tanto vagheggia la possibilità di cercarsi un futuro lontano dal paese natio. «In due riusciamo a malapena a sbarcare il lunario», spiegano, «e abbiamo così cercato di diversificare, di ampliare la gamma dei prodotti in vendita. Abbiamo gli alimentari, ma poi abbiamo anche inserito i tabacchi, che danno un buon apporto, anche se la gente fuma sempre meno, i gratta e vinci, i voucher, le ricariche telefoniche, che non portano grandi guadagni ma intanto creano un certo giro».
Cosa vi aspettate dal futuro? «Quello che si aspetta tutto il paese, ovvero un forte rilancio del turismo. Purtroppo le stagioni si accorciano sempre più e la gente è sempre di meno, di neve ce n'è troppo poca oppure, come qualche anno fa, ne viene troppa e causa disagi come il black out. Una volta si iniziava il 10 giugno e si andava avanti fino al 20 settembre, sempre con una forte presenza di turisti in paese; oggi invece, se va bene, ci sono trenta giorni di affluenza in agosto, un paio di settimane attorno alle feste di Natale e poi basta».
Si punta molto sul collegamento sciistico con la Pusteria. «Sì, si sente parlare anche della costruzione di nuovi alberghi. Speriamo di non perdere questa occasione come accadde con il i campeggio che l'imprenditore Johannes Happacher, il titolare del Caravan Park di Sesto, voleva fare in Val Grande».
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