«Il commissariamento non darà problemi»

Enrico Ghezze (presidente impiantisti) ricorda il precedente del 1994 e immagina scenari solo positivi

CORTINA. «Il commissario non ci fa paura». Così Enrico Ghezze, presidente degli impiantisti, smorza le preoccupazioni di alcuni cittadini che temono una fase di stallo durante il commissariamento del Comune che ci sarà da luglio alla primavera 2017. «Cortina era già stata commissariata nel 1994 quando si dimise Paolo Franceschi», ricorda Ghezze, «e fu nominato commissario Roberto Zito, una persona capace, che si rivelò attenta alle esigenze del territorio, che portò avanti tutti i lavori che servivano e che diede una sferzata agli uffici. Sinceramente io non temo un immobilismo con l'arrivo del commissario. Anzi. Ora gli uffici sono bloccati. Per ogni pratica i cittadini attendono mesi e mesi. Con un commissario anche i dipendenti lavoreranno con maggior serenità. Spero solo che questa decisione non sia vista negativamente dalla Fis, che di recente ha assegnato i Mondiali 2021 a Cortina». Gli impiantisti, con artigiani, commercianti ed albergatori, avevano già chiesto le dimissioni di Franceschi e della giunta nell'estate 2014. La loro richiesta non fu accolta. All’epoca Franceschi era in esilio e a guidare il Comune c’era il vice Enrico Pompanin. «Sono passati due anni», ammette Ghezze, «da quando abbiamo chiesto le dimissioni e non è cambiato molto. Abbiamo ottenuto i Mondiali, ma le opere che dovevano partire o addirittura terminare due anni fa sono le stesse di oggi. Adesso Franceschi ha annunciato le dimissioni, sono una sorta di promessa, ma di ufficiale non c’è nulla. Se si dimetterà e arriverà un commissario io ritengo che non ci saranno problemi. Anzi finalmente ripartirà la macchina amministrativa che è ferma al palo da anni». Gli altri rappresentanti delle categorie economiche faticano a commentare la scelta di Franceschi. «Rispettiamo la decisione», sintetizza Gianluca Lorenzi, presidente dell'associazione albergatori, «e ne prendiamo atto». Tra le vie del centro non si parla d’altro. Il periodo di commissariamento sembra non intimorire i più. Le persone sono convinte che, essendoci in ballo parecchie opere e infrastrutture in vista dei Mondiali, dal Governo (che è nella Fondazione Cortina 2021) verrà nominato un commissario capace; una persona che risolva i problemi, che porti avanti i progetti avviati. Il destino infrastrutturale di Cortina è scritto, per lo più già approvato e deliberato. Si tratterà quindi di concretizzare le opere, aprire i bandi, appaltare e partire con i lavori, che hanno un valore complessivo di 100 milioni di euro. (a.s.)

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