Il complesso era sede del Distretto militare

Edificato nel 1704 come collegio dei Gesuiti, nella seconda Guerra mondiale era usata come prigione
BELLUNO. Il complesso della ex caserma Tasso è stato edificato nel 1704, su progetto originale dell’architetto gesuita Andrea Pozzo (1642-1709). Nacque come collegio dei Gesuiti, in un’area a ridosso dell’allora centro storico. Al suo interno c’erano opere di grande pregio, come le pale del Brustolon che oggi sono conservate nella chiesa di San Pietro. Al complesso era annessa la chiesa dedicata a Sant’Ignazio, che venne ridisegnata in forme più lineari e innalzata, a partire dal 1714, dall’austriaco Matthias Gremsel, allora al servizio dei conti Brandolini del castello di Cison di Valmarino.


All’indomani della soppressione della Compagnia di Gesù, avvenuta nel 1773, l’intero complesso venne trasformato in scuola pubblica e ospitò per qualche anno il seminario dei chierici. Requisito nel 1797 dagli occupanti francesi per utilizzarlo per scopi militari, il complesso venne parzialmente ristrutturato e i suoi volumi originali vennero alterati: è in questo periodo storico che la chiesa viene sconsacrata e diventa un deposito di armi. Lo spazio interno viene diviso, con la realizzazione di un solido soppalco al quale si accedeva attraverso una scala posta all’ingresso della ex chiesa, sul lato di via Tasso (oggi il portone è murato dall’interno).


Dal 1854 al 1862 il complesso fu sede dell’Istituto militare di educazione inferiore asburgico, quindi del Distretto militare provinciale, fino alla sua soppressione avvenuta nel 1995. Durante la Seconda Guerra Mondiale era utilizzato come prigione dalla Gestapo, la polizia della Germania nazista. Era qui che venivano torturati i prigionieri, oppositori politici e partigiani.


Dopo la soppressione del Distretto militare, il complesso rimase chiuso qualche anno. Alla fine degli anni ’90 al piano terra e al primo piano di un’ala del complesso (quella a destra, guardandolo da via Tasso) si sono trasferiti gli uffici della Ragioneria di Stato. Alla fine del 2016, invece, al secondo piano si è insediato l’Ispettorato del lavoro, rinnovando i locali di proprietà del Demanio. Il primo piano, dove c’era l’associazione nazionale alpini (che ha ristrutturato due edifici sul retro del complesso traslocando qualche anno fa), è momentaneamente occupato dalla Digos, nell’attesa che prenda forma la Cittadella della sicurezza alla ex caserma Fantuzzi. Non sono occupati gli spazi al secondo piano, lato parco Città di Bologna: pare che fra qualche anno vi si trasferirà l’Agenzia delle Entrate.


A proposito della proprietà: alla fine di gennaio la ex chiesa dei Gesuiti diventerà del Comune di Belluno. È del Demanio la zona occupata da Digos e Ispettorato del Lavoro, mentre la Ragioneria di Stato sta nella parte di proprietà di un’assicurazione.
(a.f.)


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