Il Comune assume due disoccupati per le manutenzioni
SOSPIROLO. Un sospiro di sollievo per due persone senza lavoro e per una provvista di ammortizzatori sociali: da pochi giorni, hanno trovato un’occupazione, seppur temporanea, in Comune a Sospirolo. Un doppio risultato per l’amministrazione De Bon: da un lato potranno essere aiutati alcuni soggetti in stato di precarietà economica, dall’altro potranno essere eseguite delle manutenzioni sul territorio, che altrimenti rischiavano di rimanere bloccate.
«Da lunedì due cittadini hanno iniziato a lavorare con noi, dedicandosi alla cura del verde pubblico», spiega l’assessore ai servizi sociali Melita Troian. «È il risultato di un bando diffuso alla fine dello scorso anno, dal quale abbiamo raccolto alcune domande; sulla base dei criteri stabiliti dai servizi sociali, abbiamo stilato una graduatoria. Per ora gli interessati sono due, che saranno impiegati per 170 ore ciascuno e retribuiti con voucher, in seguito saranno occupate anche altre due persone. L’iniziativa rientrerà in parte nel progetto “Risalire dai margini”, portato avanti da tempo dall’amministrazione, che vede il contributo parziale della Fondazione Cariverona attraverso la conferenza dei sindaci dell’Usl 2».
«Abbiamo un altro lavoratore», aggiunge l’assessore, «che ci è stato assegnato dal Centro per l’impiego, per un progetto che prevede la ricollocazione in enti pubblici di personale in cassa integrazione. Ricoprirà le stesse funzioni del lavoro originario, affiancando gli uffici amministrativi».
Un traguardo soddisfacente, in un momento di carenza di personale per il Comune: «Il blocco delle assunzioni rappresenta un problema costante, in particolare ogni volta che si avvicina un pensionamento», avverte l’assessore Troian. «Per lavori necessari, come gli sfalci dei prati, avremmo dovuti ricorrere a risorse esterne, con evidenti dispendi per il Comune. In questo caso, oltre ad aiutare persone bisognose, riusciamo anche a sistemare il territorio, affiancando froze nuove alla squadra di operai, purtroppo già ridotta all’osso».
Ma il progetto “Risalire dai margini” ha prestato fede al suo nome, anche in un’altra maniera: «Siamo anche riusciti a pagare qualche bolletta per le spese necessarie, sempre su segnalazione dei servizi sociali», conclude soddisfatta l’assessore.
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