Il comune ci riprova con le case per disabili
Cesiomaggiore. Un progetto da 680 mila euro per la Val Canzoi

A sinistra un tratto della passerella in accio e legno lungo il sentiero disabili della valle di Canzoi. A destra un gruppo di bambini
CESIOMAGGIORE.
Il comune non demorde. Il progetto di ampliamento del sentiero disabili nella Valle di Canzoi continua a far litigare favorevoli e contrari già così com'è, ma la giunta conta di realizzare il completamento dell'opera con la realizzazione di casette per persone diversamente abili che avrebbero così la possibilità di fermarsi nella valle anche a pernottare. La delibera risale alla fine del mese di giugno e parla di un investimento di 680 mila euro da pescare nel pozzo dei fondi riservati ai comuni di confine. Già a dicembre 2008 il progetto era stato escluso dalla ripartizione dei fondi della legge Dellai-Galan. Nelle intenzioni dell'amministrazione le casette prime di barriere architettoniche avrebbero il compito di completare il progetto fornendo le infrastrutture necessarie al completo godimento del sito da parte di chi non può deambulare. Tre moduli per complessivi ventiquattro posti letto. In più l'allungamento del percorso e la realizzazione di un parcheggio per migliorare la fruizione turistica della valle. Fallito il tentativo con la Dellai-Galan, la giunta di Cesiomaggiore ha affidato le proprie speranze al fondo Brancher. In queste calde giornate d'agosto il sentiero è parecchio frequentato - naturalmente non solo da persone in carrozzina - così come c'è un buon afflusso all'Orsera che offre il punto di ristoro della valle. La necessità di un accompagnatore che in alcuni tratti aiuti la persona in carrozzina a superare alcuni tratti del sentiero rappresenta un limite, ma è soprattutto l'impatto sulla natura circostante a suscitare ancora oggi perplessità in chi vede nell'opera un danno ambientale. Su Facebook si trovano vari commenti, alcuni davvero poco benevoli nei confronti della passerella in acciaio e legno che rappresenta solo una parte del sentiero che in totale misura un paio di chilometri ricavati lungo il corso del torrente Caorame. Nel calderone finisce anche il Centro didattico alla Santina gestito dal Parco Dolomiti bellunesi la cui zona circostante è stata sfalciata di recente a spese della cooperativa Orsera per ridare alla zona un aspetto più curato e accogliente. L'apertura nei fine settimana non viene però ritenuta da alcuni internauti sufficiente, soprattutto in agosto quando con maggiore facilità gli appassionati possono spalmare le visite in tutti i giorni della settimana. In attesa di conoscere l'esito della richiesta, la giunta ha approvato lo studio di fattibilità relativo al villaggio accessibile in valle di Canzoi seguendo il progetto redatto dall'architetto Fiore Dal Magro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video








