Il Comune di Belluno al lavoro per il nuovo ponte sul Piave
Il 31 dicembre è sempre più vicino. È la data che i bellunesi, e non solo, guardano da mesi con apprensione, perché rappresenta la scadenza del ponte bailey a Lambioi. Cosa succederà dal 1° gennaio 2019? L’amministrazione comunale intende chiedere un’ulteriore proroga al Genio Civile e porterà a sostegno della sua richiesta il fatto di aver avviato il percorso per costruire un ponte definitivo sul Piave a Lambioi.
«La relazione idraulica è stata consegnata e abbiamo avviato la procedura per affidare l’incarico di progettazione», spiega il sindaco, Jacopo Massaro. «Siamo in tabella di marcia per quanto riguarda la costruzione di un ponte definitivo sul Piave di cui la nostra provincia, e non solo, non può più fare a meno». L’opera, infatti, ha un carattere sovracomunale e sovraprovinciale, insiste il sindaco. «È strategico, collega tutta l’area del Basso Feltrino e una parte dell’alto Trevigiano con la destra Piave e con l’autostrada», prosegue Massaro. «Per questo sarà necessario parlare con diversi enti, per individuare un finanziamento che veda la compartecipazione di più soggetti».
Il Comune ne sta parlando con la Regione, afferma sempre Massaro. Non è stata accantonata l’ipotesi di aprire un mutuo, anche se la cifra necessaria sarebbe impegnativa e rischierebbe di ingessare il bilancio (nella parte corrente, per tecnicismi legati al patto di stabilità). Il percorso, dunque, va avanti.
Nella relazione della verifica idraulica preliminare, firmata dall’ingegner Bruno Schiocchet e consegnata a maggio, si legge che la posizione ipotizzata dal Comune per il nuovo ponte (la medesima in cui si trova il bailey) risulta «favorevole dal punto di vista idraulico poiché in quest’area la portata di piena è contenuta dalle attuali arginature». Si precisa inoltre che «la spalla sinistra del nuovo ponte dovrà essere protetta contro lo scalzamento» e si suggerisce la posa di scogliera per proteggere il piede del rilevato in alveo (sulla sinistra idrografica) dall’erosione.
La soluzione preferibile e «migliorativa», si legge ancora, sarebbe un manufatto che «non prevedesse alcuna pila in alveo». Il Comune ha ipotizzato di sostituire il bailey con un ponte a due campate, ma spetterà ai progettisti disegnare la soluzione migliore. —
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