Il Comune di Cortina mette all’asta 70 anni di oggetti smarriti
CORTINA. Si va dai cimeli olimpici del 1956, alle lire risalenti al tempo di guerra; dalle macchine fotografiche digitali ai gioielli senza tempo. Ha un po’ il sapore della fiaba il viaggio attraverso i cimeli raccolti in oltre 70 anni di storia dal Comune di Cortina. Oggetti smarriti, mai richiesti dai proprietari, sebbene all'albo sia sempre stato inserito l'avviso di ritrovamento di ciascuno di questi pezzi. Gli oggetti sono numerosi e pertanto si è deciso di metterli all'asta per liberare armadi e cassetti di gioielli e altre cose ancora utilizzabili.
Il Servizio Economato ha così aperto le sue porte al pubblico svelando un vero e proprio tesoro nascosto. Un tesoro del quale chiunque può aggiudicarsi un lotto. E’ stata infatti indetta - e scadrà lunedì 24 febbraio alle 12 - l’asta pubblica degli oggetti smarriti. Sono decine i lotti catalogati e stimati che verranno messi in vendita.
Occasioni o veri e propri cimeli per appassionati, ce n’è per tutti i gusti. Si parte dalle macchine fotografiche d’epoca, avvolte nelle custodie di pelle, residuo di qualche distratto spettatore delle Olimpiadi del 1956, fino ai più recenti modelli digitali sia di telecamere e sia di macchine fotografiche. Seguono gioielli, binocoli, orologi, spille, portachiavi, penne preziose e banconote dell’ante guerra, alcune stimate centinaia di euro per la rarità e l’ottimo stato di conservazione. Ce n'è per tutte le tasche. I prezzi base variano dai 10 euro per una vecchia macchina fotografica ai 300 euro per un collana in corallo o un orologio placcato in oro.
Ma ci sono anche tanti oggetti che partono dai 15 euro, come un esposimetro dei tempi della fotografia pionieristica, o dai 20 euro, il prezzo base di un portachiavi d'argento.
Sono i gioielli, quasi tutti veri, in oro o in perle, che costano di più, ma sempre molto meno rispetto all'acquisto in gioielleria. Ognuno di questi oggetti è visionabile in rete, sul sito del Comune, sezione “I più recenti” in basso a destra.
Nella pagina dedicata all’avviso d’asta si trovano le foto di ognuno dei 118 lotti, che saranno anche visibili lunedì 10 febbraio, dalle 9 alle 12, e martedì 11, dalle 14 alle 18 presso l’ufficio Economato del municipio ampezzano. Partecipare all’asta è semplice: nella pagina web del Comune si possono scaricare i moduli da consegnare compilati con numero del lotto e l’offerta presentata a partire dal prezzo indicativo espositivo esposto. Raccolte tutte le offerte, i dipendenti degli uffici le valuteranno e poi provvederanno a comunicare l'avvenuta aggiudicazione e a richiedere l'importo offerto.
Come in tutte le aste il miglior offerente si aggiudicherà l’oggetto che poi potrà andare a ritirare in Comune secondo le modalità che verranno indicate.
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