Il Comune riprogramma i due semafori a chiamata

Troppe code sul ponte degli Alpini e in via Vittorio Veneto: sarà diminuito il tempo del “rosso” per le auto e allungato l’intervallo tra due “verdi” pedonali

BELLUNO. I due semafori a chiamata per i pedoni, messi in funzione giovedì scorso all’ingresso del ponte degli Alpini e di fronte al bar Mendoza, in via Vittorio Veneto, saranno riprogrammati domani: da un lato, accorciando i tempi di attesa per gli automobilisti fermi per il rosso e, dall’altro, allungando quelli per lo scatto del “verde” per il pedone nel momento in cui effettua la chiamata.

Una risposta concreta, quella dell’amministrazione comunale di Belluno, alle polemiche sorte in questi giorni. Numerose le discussioni nate anche su Facebook: se c’è chi ha commentato positivamente la messa in funzione dei semafori, ricordando che i punti in questione sono tra i più pericolosi in città, sono state invece più numerose le persone che hanno segnalato l’aumento delle code, soprattutto nelle ore di punta.

«Alle 11.30 ho fatto colonna da via Vittorio Veneto per andare in Ospedale: 25 minuti», si legge in un commento di giovedì sulla pagina del sindaco, Jacopo Massaro. «In 200 metri che ho percorso in coda il semaforo è diventato rosso due volte», scriveva un altro utente del social network. Un dato oggettivo, quello della formazione delle code, dovuto anche al fatto che, allo stato attuale, è sufficiente che un pedone prenoti la chiamata perché scatti immediatamente il semaforo verde e quindi la possibilità di attraversare.

«Da domani non sarà più così», annuncia il primo cittadino. «Verranno infatti riprogrammati entrambi i semafori: si procederà a diminuire i secondi in cui gli automobilisti dovranno restare fermi con il rosso. E verrà allungato l’intervallo tra due verdi pedonali. La chiamata da parte di chi procede a piedi non potrà più essere fatta “a ripetizione”: il pedone non vedrà scattare automaticamente il verde, ma dovrà aspettare qualche minuto. Esattamente come accade al semaforo posizionato davanti al Tribunale oppure a quello all'incrocio di via Dante, vicino alla stazione».

I due semafori erano stati posizionati già nei mesi scorsi. La messa in funzione effettiva, come si diceva, nella giornata di giovedì. «Quando viene attivato un semaforo a chiamata, si installa la modalità preimpostata e si effettua poi qualche normale giornata di sperimentazione in cui i vigili cercano di capire quali sono le tempistiche più adeguate, provvedendo anche a fare dei filmati in cui vengono conteggiati traffico veicolare e passaggi pedonali», sottolineano Massaro e Gustavo Dalla Ca’, comandante della Polizia locale.

«Le osservazioni sono state svolte venerdì e sabato sera. Questa mattina (ieri, ndr) l’ultimo rilievo». Il tutto è servito a studiare i tempi giusti e stabilire le modifiche che la ditta incaricata andrà a eseguire domani.

«Ci siamo resi conto che gli automobilisti devono aspettare troppo, tra 24 e 26 secondi, più 4 secondi del semaforo arancione», aggiunge Dalla Ca’. «Con le nuove modalità si scenderà a 14-15 secondi di attesa per le auto e il verde pedonale durerà tra i 10 e i 12 secondi». E, in attesa della riprogrammazione, qualche polemica è sorta anche tra i frequentatori dei locali in via Vittorio Veneto.

«Già in questa zona di formano abitualmente ingorghi del traffico», affermavano ieri Carlo Schena e Mario Roldo dal bar Mendoza, «con questi due semafori sarà ancora peggio. E con i tempi troppo lunghi di attesa si rischia anche di far sì che automobilisti irritati passino lo stesso con il rosso. Il rischio per i pedoni resta». «Sarebbe stato più utile un semaforo lampeggiante», il commento di Alida De Moliner, della tabaccheria Jolly, e di Egidio Trombin. «Certo, questa è una zona pericolosa per i pedoni, ma il sistema scelto dal Comune non funziona».

«Spero anche che presto il Comune provveda a rimuovere le transenne presenti proprio qui davanti alla tabaccheria», dice ancora la De Moliner.

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