Il Comune vince il bando per le periferie: arrivano 35 milioni

Pubblicata la graduatoria nazionale per il progetto di riqualificazione urbana. Il sindaco Massaro: «È la partita più importante dei prossimi anni e vogliamo esserci»
Il Pontet sarà collegato a una pista ciclabile
Il Pontet sarà collegato a una pista ciclabile

BELLUNO. Giovani, turismo e cultura in un grande progetto che vale 35 milioni di euro. È ufficiale la graduatoria finale del bando nazionale per la riqualificazione urbana, che vede la città di Belluno al 50esimo posto su 120 partecipanti, davanti a concorrenti come Trento, Bolzano, Bologna e Firenze, seconda nel Veneto dopo Vicenza. Un risultato che premia l’impegno del Comune, protagonista fin dall’inizio con la battaglia per estendere i finanziamenti anche alle piccole città capoluogo, oltre che alle metropoli. A Belluno, arriveranno dal governo 18 milioni di euro, diretti ad una serie di interventi che puntano ad aumentare la qualità della vita oltre che a restituire alla città alcuni spazi di pregio ma inutilizzati da anni. Nei prossimi mesi i Comuni verranno chiamati a firmare l’accordo con il governo, ed entro 60 giorni dalla firma è necessario presentare i progetti definitivi.

«È una grande soddisfazione», afferma il sindaco Jacopo Massaro, «abbiamo potuto competere con le città più grandi e ci siamo posizionati molto bene. Ora stiamo lavorando in maniera serrata per consegnare tutti i progetti entro i termini. Questo risultato arriva dopo oltre un anno di impegno del Comune, faticoso perché per molti era tempo perso. Siamo stati accusati (dall’ex sindaco Prade) di non muoverci abbastanza in cerca di fondi, ma questo, insieme a numerosi finanziamenti europei, dimostra il contrario. Noi ci abbiamo creduto ed è andata bene e ora possiamo realizzare un progetto che è la somma di tanti progetti nei quali è racchiusa la rappresentazione della gran parte delle scelte programmatiche della nostra amministrazione», dice ancora Massaro, «scelte che abbiamo iniziato a mettere in pratica negli anni passati e che possiamo realizzare nel futuro con investimenti sostanziosi».

Giovani. Una parte molto importante del progetto di rigenerazione urbana riguarda il sostegno ai giovani che vogliono vivere in centro storico. Il Comune ha trovato la partnership con Confindustria che userà una quota dei finanziamenti statali per ristrutturare un complesso di sua proprietà in via Mezzaterra, per realizzare svariati appartamenti che verranno messi in affitto a canone calmierato.

Recupero urbano. In pieno centro i due spazi che cambieranno volto saranno l’ex Ospedale, con la realizzazione di una piazza sopra al parcheggio Caffi e l’ex chiesa della Caserma Tasso, che diventerà un’estensione coperta del Parco Città di Bologna.

Cultura. È rivolta ai giovani, ma si inserisce nell’ambito culturale, anche la trasformazione di Palazzo Crepadona che diventerà qualcosa di più di una biblioteca, sul modello scandinavo e americano. Tolto il cubo di Botta e coperto il cortile con un soffitto in vetro, la Crepadona diventerà un centro culturale di aggregazione dove i giovani troveranno una biblioteca ma anche la mediateca, una sala internet, una per le proiezioni, un caffè e naturalmente le aule studio. Una quota del finanziamento contribuirà al recupero della scuola elementare Gabelli, dove i lavori sono già iniziati.

Turismo. Numerosi i progetti inseriti nell’ambito del turismo. Si va dal recupero dell’ex Locanda (zona piscina) al potenziamento delle piste ciclabili, in particolare in direzione Ponte nelle Alpi e Mas. Dal Pontet (il ponte crollato) si potrà raggiungere la futura pista ciclabile sul Piave con delle scale. Inoltre il Nevegal avrà finalmente un’autonomia idrica con la condotta che servirà all’innevamento artificiale del Colle.

Five more years. «Con l’arrivo dei 18 milioni di euro che ne attivano 35 di investimenti complessivi, il progetto diventa di attualità e rappresenta una delle partite più importanti da realizzare nella prossima amministrazione. Sindaco e maggioranza vogliono proseguire il lavoro per portarlo a compimento e farlo diventare il cardine attorno a cui costruire altri progetti di rigenerazione urbana», conclude Massaro, confermando così ufficialmente l’intenzione di ricandidarsi alla guida di Belluno.

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