Il consigliere Luca Salti si dimette, cambia il consiglio comunale
Gli impegni di lavoro lo tengono sempre più spesso lontano da Belluno. È diventato impossibile, per Luca Salti, partecipare a commissioni, maggioranze e consigli comunali. E così ha deciso di dimettersi. La sua poltrona di consigliere sarà occupata da Tiziana Savasta, la surroga avverrà nella seduta di giovedì.
Luca Salti fa parte di In Movimento e il primo dei non eletti è Davide Lucicesare, ma il ruolo di consigliere è incompatibile con quello di amministratore di una società partecipata e l’amministratore unico di Bellunum ha quindi declinato l’invito. L’ha accettato Tiziana Savasta, che da giovedì siederà all’interno dell’emiciclo.
Luca Salti era stato assessore della prima giunta Massaro. Si era occupato di lavori pubblici e ambiente per tre anni, fino al rimpasto deciso dal sindaco superata la boa di metà mandato. Alle elezioni del 2017 si era ricandidato (con In Movimento) e aveva preso 130 preferenze, oltre il doppio di quelle ottenute cinque anni prima quando era sceso in campo con Insieme per Belluno. «Questa esperienza mi ha dato tantissimo, mi ha fatto capire come funzionano i meccanismi pubblici e mi ha permesso di avere molti contatti con le persone, soprattutto quando ero assessore», spiega.
«È un’esperienza che consiglio a tutti: quando capisci le dinamiche del pubblico, quanti soggetti partecipano nel prendere una decisione, capisci anche quali cose puoi chiedere. È un’esperienza che ti forma, come persona. Adesso, però, non riesco proprio più ad occuparmi del Comune».
Salti fa il geologo e lavora spesso lontano da Belluno. «Non ritengo corretto continuare a ricoprire un ruolo importante senza poter garantire la mia presenza», conclude. «Mi dispiace per le persone che hanno scelto di votarmi, due anni fa, ma sicuramente chi prenderà il mio posto saprà svolgere questo compito nella maniera migliore».
Al suo posto, come detto, entrerà in consiglio Tiziana Savasta. La sostituzione è il primo punto all’ordine del giorno della seduta di giovedì (inizio alle 16.30). Dopo la surroga sono previste la comunicazione di un prelievo dal fondo di riserva, una ratifica di un provvedimento di giunta sempre legato al bilancio e l’adesione al documento programmatico dell’Unicef “Belluno città amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.
Quindi all’ordine del giorno ci sono l’approvazione della convenzione con l’Unione montana bellunese per la delega a quest’ente della gestione dei beni silvopastorali di proprietà comunale e altre attività a favore della filiera agro-alimentare. Poi l’istituzione della commissione speciale per il Nevegal, con l’approvazione del relativo regolamento.
Il Partito democratico porterà in consiglio un ordine del giorno sulle risorse destinate alla montagna per la ricostruzione post alluvione, Franco Roccon uno sul Venezuela, «terra con tanti veneti e bellunesi che chiedono una vicinanza istituzionale». Il consiglio si concluderà con sei interrogazioni e interpellanze sulla pericolosità di via Col Cavalier, i rifiuti abbandonati lungo le strade cittadine, i totem interattivi a Castion, il Pat, il progetto del centro servizi sul Nevegal e il ponte bailey. —
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