Il Consorzio apre le ostilità
Simionato: «Volevamo annullare l'Ex tempore»
Un’artista al lavoro all’Ex tempore dell’anno scorso
BELLUNO.
Il Consorzio Belluno centro storico e il Comune sono ai ferri corti. Cortissimi. «Si garantisce la sopravvivenza a Griglie roventi e Oltre le Vette», attacca il presidente Massimo Simionato. «Per noi, invece, nessun contributo. Quasi quasi annulliamo l'ex tempore». Un fulmine a ciel sereno. L'Ex tempore di scultura su legno si svolge da 25 anni, ed è uno degli appuntamenti più attesi e apprezzati dai bellunesi.
Il Consorzio, però, ha seriamente valutato l'ipotesi di non organizzarlo, quest'anno: «Il principale fattore che ne consiglia l'annullamento», si legge nella lettera che è stata inviata al sindaco Prade, «oltre a quello puramente finanziario, è la crescente difficoltà di dialogo con l'amministrazione. Svariate richieste verbali, e per iscritto, di incontri, chiarimenti e sostegno non hanno avuto ad oggi alcun esito». Il Consorzio aveva dato un ultimatum al Comune: «Avevamo chiesto una risposta entro il 6 agosto, ma ovviamente non è arrivata», continua Simionato.
«Sappiamo che non ci arriverà nessun contributo, ma parlandone abbiamo deciso di allestire lo stesso la manifestazione, contenendone i costi». Il che significa ridurre il numero degli scultori, degli eventi collaterali, delle giornate. Sarà un'Ex tempore mini, insomma. «Non potevamo non farla, perchè è una manifestazione che piace e che è fortemente radicata nella storia recente della nostra Belluno», aggiunge il presidente del Consorzio.
Appare evidente, però, che i rapporti con l'amministrazione sono tesi come una corda di violino. Ad amareggiare il Consorzio, oltre alla mancanza di dialogo, è il fatto che «nonostante l'ormai evidente assenza di risorse in favore dell'associazionismo cittadino, sia stata comunque garantita la sopravvivenza a Griglie Roventi (settemila euro per una sera e per duecento persone...), a Oltre le Vette e ci risulta che meritorie realtà sportive locali abbiano avuto precise garanzie di supporto finanziario», si legge ancora nella lettera inviata a Prade. «Ciò non è successo per Belluno di sera, evento popolare storico dell'estate cittadina, e riteniamo che l'Ex tempore non avrà sorte migliore».
C'è amarezza, nelle parole di Simionato, ma anche la consapevolezza di dire: «La decisione di organizzare l'Ex tempore con le nostre forze ci impedirà di realizzare qualsiasi altro progetto da qui alla fine dell'anno». Quindi niente mercatino di Natale, niente luminarie, niente iniziative nel periodo invernale. «Se le facciano loro», conclude piccato Massimo Simionato.
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