«Il consumatore deve scegliere dove aggiustare la sua auto»
BELLUNO. Libertà di scelta: il consumatore deve poter scegliere dove far aggiustare l'auto incidentata. Invece, con il decreto legge Concorrenza, il mercato delle riparazioni auto sarà lasciato nelle mani delle assicurazioni. I carrozzieri lanciano l'allarme, e lo fanno in maniera congiunta: mercoledì sera al Park hotel Villa Carpenada si sono incontrati gli aderenti all'Appia Cna e a Confartigianato imprese Belluno, per confrontarsi sul tema. «Sembra di assistere a una storia già vista», ha segnalato l'avvocato Luca Bandiera, che ha sviscerato i dettagli del decreto legge. Gli stessi problemi c'erano stati nel 2013. «Si tratta di un Dl di iniziativa governativa, che dovrebbe promuovere lo sviluppo della concorrenza e garantire la tutela del consumatore, ma andando a guardare i vari articoli sembra che gli unici interessi garantiti saranno quelli delle compagnie di assicurazione». Le quali dovrebbero applicare, in base al decreto, uno sconto “significativo” sulla polizza qualora il contraente soddisfi almeno uno dei cinque requisiti previsti e che sono: autorizzazione a farsi ispezionare l'auto («ma da chi? E con quali modalità?», si è chiesto il legale), installare un alcoltest che impedisca l'avvio del motore qualora chi è al volante abbia un tasso superiore allo 0.5, installare la scatola nera sull'auto, accettare di recarsi in una carrozzeria convenzionata in caso di incidente e rinunciare alla cessione del credito. «Ma se un consumatore soddisfa più condizioni, perché le compagnie applicano sempre e solo uno sconto del 10% sulla polizza, che tanto significativo non mi sembra?», ha detto Bandiera.
Secondo il legale, la legge appare poco chiara, piena di contraddizioni e lascia troppa arbitrarietà: tutti elementi che favorirebbero le compagnie di assicurazione. Le quali incassano ogni anno, secondo i dati diffusi nell'incontro dall'onorevole Sara Moretto, che intende dare il suo contributo per modificare la legge, 19 miliardi di euro dai premi. Ne riversano 12 sul territorio (per far fronte ai danni subiti dalle auto e dalle persone), e di questi solo 3 sono quelli che finiscono in mano ai carrozzieri e agli autoriparatori (lordi, vanno tolte le imposte e il costo dei ricambi).
Il nodo centrale da correggere, poi, è il “risarcimento in forma specifica”: i consumatori devono poter scegliere liberamente l'officina di fiducia nella quale far riparare il loro veicolo incidentato, senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni. Da Cna e Confartigianato imprese Belluno è giunto l’appello a istituire un tavolo di lavoro che porti a una riforma del settore Rc auto definitiva. (a.f.)
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