Il Corc dona al San Martino un laser contro i tumori
BELLUNO. Una macchina all’avanguardia, il miglior laser prodotto in Italia, in competizione con un sistema francese, che costa il doppio ma che ha lo stesso valore e efficacia di utilizzo. Da ieri l’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Martino può contare su un nuovo sistema di robotica per la microchirurgia. «In termini tecnici si chiama “Hi-scan surgical», spiega il primario Roberto Bianchini. «Uno strumento importante, perché se correttamente applicato consente in alcune situazioni di asportare un tumore con minori danni funzionali e un decorso post-operatorio molto più breve. Questo si traduce in minor tempo di degenza e anche in un risparmio».
L’“Hi-scan surgical” è stato donato al reparto dal Corc (Circolo ospedaliero ricreativo culturale) e si va ad aggiungere al laser chirurgico devoluto lo scorso anno dall’associazione Casa tua 1. «Il Circolo», ha sottolineato il presidente Burlon, «oltre a svolgere le classiche attività del dopolavoro, da molti anni si occupa anche del sostegno al volontariato sanitario ospedaliero attraverso dei contributi economici su progetti specifici o per lo svolgimento dell’attività all’interno delle strutture di Belluno e Agordo».
Negli ultimi 10 anni il Circolo ha effettuato più di 60 donazioni, per un totale di 136mila euro. La nuova apparecchiatura di cui usufruirà l’Otorino ha un valore di circa 12mila. «Il vantaggio di questo sistema laser», ha detto ancora Bianchini, «consiste nel fatto che è molto meno invasivo. Inoltre è dotato di una specie di “joystick”, che accoppiato al microscopio permette di muovere il raggio in ogni direzione con dei micromovimenti mentre si tagliano i tessuti. Il sistema di scansione permette di creare linee curve, esagonali, sinusoidi, senza mai perdere d’occhio il tumore e andando a colpirlo in modo molto più preciso, radicale e sicuro».
«Guardiamo poi al decorso post-operatorio», continua, «un tumore alle corde vocali chiedeva due settimana di degenza più un taglio sul collo. Ora in 48 ore il paziente può essere dimesso». Un vantaggio non da poco, considerando anche che dal 1984, anno in cui l’ospedale di Belluno, secondo in Italia, ha cominciato a usare il laser, i tumori operati con questo sistema sono stati 700. «Le patologie tumorali ci sono sempre», precisa Bianchini, «sono andate un po’ aumentando perché le persone vivono più a lungo con il rischio di poterle sviluppare. Dovrebbe esserci maggiore attenzione alla prevenzione, ma il problema è che molto spesso i pazienti arrivano qui da noi in uno stadio avanzato della malattia. In Otorino ce ne sono alcuni che sono arrivati all’operazione per il quinto tumore».
«In momenti di impegnativa sostenibilità dell’azienda e di difficoltà economico finanziaria (anche dal punto di vista amministrativo, con il blocco degli investimenti da parte della Regione», commenta il direttore generale Usl 1 Antonio Compostella, «le azioni come quelle messe in piedi dal Corc sono doppiamente significative».
E l’auspicio del presidente del Comitato d’intesa Giorgio Zampieri è che la filosofia che sta alla base del volontariato possa essere presa a esempio anche dalle imprese e dalle associazioni di categoria. «Visti i tempi duri, non è più possibile restare “singoli” e lavorare ognuno per conto proprio. È fondamentale la sinergia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi