Il coro Comelico trionfa anche all'abbazia di Follina

Santo Stefano. Le esibizioni sono molto piaciute. Intanto si prepara per l'uscita del nuovo cd
Il coro in una trasferta in Belgio
Il coro in una trasferta in Belgio
 
SANTO STEFANO.
Era gremita l'antica Abbazia di Follina (Tv) dove sabato il Coro Comelico si è esibito assieme ad altri due cori. Il concerto ha consentito al Coro, diretto da Luciano Casanova, di far conoscere il nuovo repertorio, fatto di canti della tradizione popolare e di canti d'autore. Il pubblico ha gradito brani come "Monte Col" (scritto dal corista e vicedirettore Nicola Quandel) o "Li columbis" poesia di Pier Paolo Pasolini, musicata e armonizzata dallo stesso direttore Casanova, o ancora "Preghiera alpina" canto composto dal maestro Fulgoni, leader dei "Girasoli", proprio per il Coro Comelico.  Un cenno speciale va fatto al tradizionale "Sui monti Scarpazi" armonizzato da Pedrotti, canto contro la guerra per antonomasia, e al brano finale "Noi siam partiti", inno degli emigranti veneti in Sudamerica, noto con il titolo di"Merica, Merica".  Applauditissime anche le esibizioni del Coro Picozza di San Daniele del Friuli e del Coro Col di Lana di Vittorio Veneto, con i quali al termine il Coro Comelico ha eseguito come bis "Signore delle Cime" e "Benia Calastoria" di De Marzi.  In chiusura lo scambio dei doni con il Gruppo Ana di Follina e i cori protagonisti. Il Presidente Luciano Da Rin ha donato il libro e il Cd "La nostra storia", mentre Alfredo Comis uno dei promotori della partecipazione in qualità di corista e capogruppo Ana di S.Stefano di Cadore, ha donato il gagliardetto del gruppo. Fervono intanto i preparativi che nel mese di maggio vedranno la celebrazione del 45º anniversario del Coro, con la presentazione del nuovo Cd dal titolo "Noi siam partiti" dedicato alle trasferte del Coro Comelico in visita agli emigranti veneti in Usa e Canada, Brasile e Urugay e Belgio.

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