Il Coro Monte Dolada a Mattmark

BELLUNO. "Aspettando Mattmark". È il titolo del concerto che il Coro Monte Dolada terrà il 28 agosto a Sion (Svizzera) alla vigilia delle celebrazioni per il 50° anniversario della tragedia di Mattmark. Celebrazioni che culmineranno con la messa del 30 agosto concelebrata dal vescovo di Sion e da quello di Belluno. La terribile catastrofe della diga di Mattmark vide 88 lavoratori, di cui 56 italiani (17 bellunesi), morire sotto una massa di ghiaccio, roccia e fango nel pomeriggio del 30 agosto 1965. «Un dramma che ha ferito profondamente la nostra terra e che è doveroso non dimenticare, tragico esempio delle sofferenze che hanno segnato la storia della nostra emigrazione», è il commento dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Abm che con il direttore Marco Crepaz sta lavorando da più di un anno per la trasferta italiana in Svizzera.
Non a caso l’associazione degli emigranti bellunesi è nata proprio in seguito a questa tragedia dell’emigrazione e del lavoro. «Un aspetto che desidero sottolineare è la presenza dei giovani del Coro Monte Dolada che si stanno riscoprendo le tradizioni più pure della nostra cultura di montagna», ha spiegato Antonio Dazzi che fa parte sia del Coro che del tavolo di lavoro costituito dall’Abm per l’occasione.
«Un’altra cosa interessante», aggiunge il sindaco di Puos d’Alpago, «saranno i canti regionali a ricordo di tutte le numerose vittime italiane».
Il Coro Monte Dolada ha condotto inoltre la colonna sonora del docufilm: "Mattmark, neve e ghiaccio", del regista Marco Tagliabue della Rsi Tv Svizzera (su www.rsi.ch/storie nella puntata del 10 maggio), dove sono presenti un’intervista, immagini e canti commemorativi di quanto accaduto 50 anni fa. Una tragedia dell’emigrazione forse poco conosciuta, rispetto ad altre, ma non poco sentita, come dimostrano le diverse iniziative nel Bellunese. Alcuni dei caduti a Mattmark risiedevano in Cadore, in Alpago, a Belluno, Sedico, nel Feltrino e nell’Agordino e le amministrazioni locali stanno organizzando la ricorrenza. L’Abm ha recentemente ricevuto una nota dal ministero degli Esteri, che ricorda la disgrazia e l'emigrazione viene definita come una pagina fondamentale della nostra storia. (e.f.)
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