Il Coronavirus spaventa le Dolomiti. Assalto ai supermercati: scaffali vuoti

Luoghi di aggregazione chiusi, al via la disinfezione di parcheggi e scale mobili. Direttive ai dipendenti nelle fabbriche

BELLUNO

Supermercati presi d’assalto, scaffali svuotati e amuchina ormai introvabile. Aziende e uffici blindati. Mascherine quasi esaurite nelle farmacie. Il coronavirus non è arrivato a Belluno, non ancora almeno, ma sta mettendo in forte apprensione l’intera provincia. E sta provocando anche tanta confusione. Per esempio ieri le palestre non sapevano se tenere aperto o se chiudere le porte ai clienti; i maestri di sci non sapevano se continuare le attività previste. In serata è arrivata una circolare esplicativa, ma per tutta la giornata è regnato il caos.

È altissima anche la preoccupazione: l’allestimento di un campo tendato da parte della protezione civile agli ospedali di Feltre e Belluno (misura presa in via precauzionale, perché in provincia non si registrano contagi da coronavirus) ha messo in allarme i bellunesi. La paura è tangibile.

Scaffali vuoti

Già domenica si era notato un afflusso fuori dal consueto di persone nei supermercati, ieri la situazione è esplosa. «Abbiamo avuto una tale affluenza di clienti che ci ha quasi colti impreparati», raccontava ieri Alessandro Buzzatti in diretta dal supermercato Kanguro. «Amuchina e gel igienizzanti per le mani sono quasi finiti, ne avremo ancora un paio di scatoloni e basta. E le aziende non ne mandano perché sono finite le scorte».

Ma è fra le corsie che si è registrata la corsa alle scorte alimentari, come se fosse scoppiata una guerra: sono stati quasi svuotati gli scaffali di generi di prima necessità ma a lunga scadenza. Pasta, riso farina, olio, sugo di pomodoro sono andati a ruba ieri. Molte persone hanno fatto anche scorta di formaggio e salumi. I supermercati si sono attrezzati facendo ordini aggiuntivi, ma la situazione è simile in tutto il Veneto. «Sembra di essere tornati alla guerra del Golfo», raccontavano ieri dall’Emisfero.

Pulizie straordinarie

Anche Belluno ha cominciato la settimana in una situazione surreale. Scuole, musei, cinema e discoteche saranno chiusi fino a domenica. Tutte le iniziative e le manifestazioni di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso sono state sospese o annullate.

L’obiettivo è arginare il contagio, e vanno in questa direzione anche le pulizie straordinarie organizzate in città. Il Comune di Belluno ha infatti comunicato che sono previste «disinfezioni periodiche sulle scale mobili del parcheggio di Lambioi, su parcometri e maniglioni delle campane dei rifiuti. Si sta anche provvedendo alla distribuzione di disinfettanti in casa di riposo, alla mensa di poveri di Mussoi e in tutti gli uffici aperti al pubblico».

Fake news

L’apprensione si alimenta anche con le bufale. Dopo l’allarme lanciato domenica, assolutamente infondato, di un paziente contagiato da coronavirus ad Auronzo, ieri se n’è diffuso un altro. Voci incontrollate dicevano di un contagio a Feltre, con paziente trasferito d’urgenza a Padova e ospedale Santa Maria del Prato inaccessibile per chiunque. Anche questa è una notizia falsa.

Non è girata molto sui social network, ed è stata prontamente smentita, ma qualche segnalazione con richiesta di chiarimenti (e con la comprensibile preoccupazione) è arrivata. Ribadiamo: si tratta di una notizia falsa, senza alcun tipo di fondamento.

Le aziende

Diramate ieri alla Clivet alcune direttive per diminuire il possibile impatto del Coronavirus. Sono sospese le visite dei fornitori all’interno dello stabilimento di Villapaiera e allo stesso tempo nessun dipendente Clivet si recherà più nelle sedi delle aziende fornitrici. Tutti i dipendenti saranno forniti di disinfettante per le mani e per le superfici. I lavoratori sono invitati a tenere in ordine il loro posto di lavoro e chi potrà farlo potrà lavorare da casa. I provvedimenti diventano operativi dalla giornata odierna.

Luxottica ha annullato la consegna delle borse di studio, prevista per giovedì (ma il pagamento avverrà nei prossimi giorni, è stata cancellata solo la cerimonia di premiazione), da ieri è stata chiusa la palestra ed è stato annullato lo sportello Generali di domani.

«Misure di sostegno»

Dario Bond chiede al governo «di prevedere da subito misure di sostegno straordinarie per i danni da coronavirus», specie per Veneto e Lombardia. «Non basta la sospensione dei pagamenti di tasse o di bollette. È importante pensare alle imprese e ai lavoratori e prevedere da subito un piano di emergenza fiscale che non solo dia sollievo ma consenta alle aziende di non fermarsi e di ripartire immediatamente». —


 

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