Il corpo delle donne nell'incontro con Lorella Zanardo
La conferenza mercoledì alle 18 nel teatro del centro Diocesano di piazza Piloni
Lorella Zanardo sarà mercoledì al centro diocesano
BELLUNO.
Si chiama «Il corpo delle donne» ed è un libro ma anche un video e il titolo di una conferenza che si terrà mercoledì alle 18 nel teatro del centro Diocesano di piazza Piloni, organizzata dalla Fidapa.
Protagonista della serata è Lorella Zanardo che oltre al libro presenterà anche il video, realizzato nel 2009 e messo in rete con risultati inattesi.
«Il corpo delle donne» si proponeva di sensibilizzare il pubblico televisivo sull'uso che i media fanno del corpo femminile. In poco tempo 1 milione e 300 mila persone si sono prese il tempo di guardare il filmato.
Nel suo libro la Zanardo racconta la genesi del documentario, cosa l'ha spinta a crearlo con la collaborazione di Cesare Cantù e Marco Malfi Chinemi e il percorso di ricerca per giungere alla ideazione. Educare è la parola chiave di tutto il libro e prima ancora del video.
Lorella Zanardo è consulente organizzativa, formatrice e docente. Scrive e si occupa di tematiche che riguardano il mondo femminile. Fa parte del comitato direttivo di Win, una organizzazione internazionale di donne professioniste con sede a Oslo, è speaker in convegni internazionali di donne. Ha ricoperto importanti ruoli direttivi manageriali in organizzazioni internazionali sia in Italia che all'estero.
Ha studiato anche recitazione, canto e ballo per molti anni, passioni che continua a coltivare.
Nelle pagine iniziali del suo libro, Lorella Zanardo si pone alcune domande: perchè le ragazze in tivù sono trattate come oggetti; perchè le velive non possono parlare, perchè in tivù non si vede più un volto di donna matura, perchè noi donne accettiamo questa umiliazione mediatica; come possiamo fare per tentare di cambiare le cose?
Parte da qui una analisi anche spietata del prodotto televisivo e di quello che le donne subiscono attivamente o passivamente in televisione, come vengono trattate, come viene mercificato il loro corpo.
Per uscire da questo girone infernale, scrive la Zanardo, serve educare, i giovani soprattutto, a squarciare il velo dell'indifferenza, della volgarità, dell'immagine artificiosa del mondo in cui viviamo.
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