«Il cuore di questi alpini è enorme, sono contento»

Il comandante del 7º Stefano Mega ricorda la missione in Afghanistan durante le cerimonie per la giornata delle forze armate alla “Salsa-D’Angelo”

BELLUNO. «Il cuore di questi ragazzi è enorme». Nel giorno dell’Unità nazionale e nella Giornata delle forze armate, dopo la cerimonia solenne alla caserma Salsa-D’Angelo, il comandante del 7° reggimento Alpini Stefano Mega ha commentato così la recente missione in Afghanistan, che ha visto gli uomini e le donne del Settimo impegnati dal 19 marzo al 9 settembre nella provincia di Herat.

«È stata una missione impegnativa, in cui il personale ha risposto con grande professionalità e capacità di relazioni umane. Il cuore di questi ragazzi è enorme lo hanno dimostrato», ha continuato il colonnello Mega, al comando del reggimento dal 21 settembre 2012. «Quando sono arrivato, non li conoscevo e durante la missione ho avuto conferma di ciò che avevo avuto modo di vedere nei sei mesi di preparazione. Per un comandante essere soddisfatto è importante, riempie il cuore».

Una volta terminata l’attuale fase di riorganizzazione, con il rientro di materiali dal teatro operativo afgano, il Settimo riprenderà la propria attività addestrativa di specialità. «Questo reggimento non è mai fermo e continueremo le attività per mantenere un livello di addestramento elevato».

L’apprezzamento e la gratitudine per l’operato delle forze armate, nelle aree di crisi e sul territorio nazionale – dalla sicurezza ai recenti soccorsi a Lampedusa - ha caratterizzato la cerimonia, con cui ieri mattina si è celebrato il 95° anniversario della fine della prima guerra mondiale. L’impegno dei militari italiani è stato evidenziato nel messaggio del ministro della difesa Mario Mauro e in quello del presidente Giorgio Napolitano, letto dal prefetto di Belluno Giacomo Barbato, davanti alle compagnie schierate, alle autorità civili e militari, ai cittadini e ai numerosi rappresentanti della associazioni combattentistiche e d’arma.

«È il momento di stringerci intorno ai nostri alpini», ha aggiunto il consigliere regionale Dario Bond, evidenziando l’importanza di coinvolgere i giovani e invitando a «riflettere sui significati del 4 novembre per i bellunesi, dalla memoria di una immane tragedia all’impegno attuale dei nostri militari, senza dimenticare che i teatri della Grande Guerra sono anche dei luoghi da valorizzare e promuovere in vista delle celebrazioni del centenario».

Il 4 novembre è anche memoria di chi si è sacrificato, come ha ribadito il colonnello Mega, soffermandosi sul significato della Grande Guerra per giungere al concetto condiviso di patria e sul ruolo delle forze armate nella difesa delle istituzioni e nella realizzazione della pace e della sicurezza. La cerimonia si è chiusa con la resa degli onori ai caduti e la deposizione di corone di alloro e di fiori sul monumento del Settimo e sul monumento in ricordo ai caduti del 2010, da parte del comandante Mega, del sindaco Jacopo Massaro, del prefetto e del subcommissario della Provincia.

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