Il Dalai Lama cittadino onorario di Padova, voto unanime ma con polemiche

Approvato da tutti i consiglieri l'ordine del giorno che Giampiero Avruscio (Pdl) aveva presentato nei giorni scorsi, dopo il “caso MIlano”. Scontro tra il sindaco Zanonato, il Pdl e la Lega

PADOVA. Voto unanime, ma condito di veleno, per la cittadinanza onoraria del Dalai Lama. L'ordine del giorno proposto dal consigliere Pdl Giampiero Avruscio è stato approvato ieri sera in consiglio comunale ma l'atmosfera che ha regnato in aula è stata tutt'altro che zen.

Chi si aspettava che il consiglio si spaccasse a causa della “questione cinese”, però, è rimasto deluso. Entrambi gli schieramenti hanno votato compatti a favore e la discussione si è concentrata sui litigi sempre più frequenti durante i consigli comunali e che spesso hanno ben poco a che fare con i valori di pace e tolleranza promulgati dalla massima autorità tibetana.

L'ordine del giorno proposto da Avruscio prende spunto da altre grandi città come Venezia e Firenze ma, diversamente dalla versione originale, non nomina Milano. Un aspetto ad alto potenziale polemico sul quale il consigliere ha deciso di sorvolare facendo un “auto-emendamento” proprio per evitare di condire un momento importante per la città di Padova con polemiche dal sapore amaro. Tentativo vanificato dalle invettive che comunque, di lì a poco, sono volate tra i banchi di palazzo Moroni. Protagonisti ancora una volta il sindaco Flavio Zanonato e il consigliere Antonio Foresta. Le prime scintille tra i due erano scattate già durante le interrogazioni, nelle primissime fasi del consiglio comunale. Foresta aveva interrogato il sindaco sulla sua politica nei confronto dei rom. «L'unica politica del centrodestra è spostarli da campo a campo» ha risposto il sindaco, «La informo che la Germania ne ha messi nei forni mezzo milione. Non sono riusciti a farli diventare bravi cittadini». Alla replica del consigliere, che ha citato Stalin, il sindaco ha lasciato l'aula rispondendo «cazzate, non ascolto queste cazzate». Ha fatto ritorno dopo circa un'ora proprio per l'ordine del giorno sulla cittadinanza al Dalai Lama.

Ma la delicatezza del tema non ha risparmiato il consiglio dalle polemiche. A lanciare il sasso è Alberto Salmaso, che parla di «messaggio politico» proprio in riferimento al clima teso degli ultimi consigli comunali. Paolo Guiotto non perdona invece alla minoranza di aver fatto saltare il numero legale la sera prima proprio su un argomento proposto da un consigliere Pdl mentre Littamé si è lamentato dell'assenza di «assessori strapagati» dato che in quel momento Zanonato era solo sul banco riservato alla giunta (sono poi arrivati Di Masi e Verlato). E il sindaco è tornato alla carica: «gli assessori sono sottopagati e tu sei strapagato per non fare nulla, vai in giro a passeggiare con il maiale» ha risposto. «Condivido il fatto di dare cittadinanza onoraria» ha continuato il sindaco, «ma vogliamo ascoltare quello che dice o vogliamo solo attaccare lo stemmino alla giacca? La cittadinanza onoraria al Dalai Lama deve coincidere con grandi valori e ho dei dubbi che questo avvenga».

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