Il deejay suona in nero, stangato un bar del centro

Controlli dei carabinieri dell’Ispettorato del lavoro: maxi multa e attività sospesa. Guai con i voucher per un locale di Pieve d’Alpago e una sanitaria di Agordo
Belluno, 3 luglio 2008. giovedì di seraPiazza dei Martiri piena di gente durante un giovedi' di sera
Belluno, 3 luglio 2008. giovedì di seraPiazza dei Martiri piena di gente durante un giovedi' di sera

BELLUNO. La sua musica, lo scorso giovedì in un bar del centro di Belluno, aveva animato la serata. Peccato che il deejay lavorasse in nero: maxi multa al titolare del locale e attività sospesa fino al pagamento della sanzione che è già stata saldata. A scoprirlo i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Belluno che nei giorni scorsi hanno promosso una serie di controlli a carico di una dozzina di attività commerciali – non solo bar ma anche negozi – di Belluno e provincia per verificare il rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e della normativa in materia di lavoro.

Quello dei deejay in nero è un fenomeno che, spiegano i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro comandato dal maresciallo Pasquale Colaninno, era già stato rilevato nel corso di precedenti attività di indagine e che, tuttavia, continua a verificarsi. Come nel caso del bar del centro città: il deejay ingaggiato per la serata di giovedì non aveva provveduto all’emissione del certificato di agibilità, ossia il documento che comprova il fatto che verranno versati i contributi all’Inps (ex Enpals) per l’esibizione musicale e risultava sprovvisto della copertura assicurativa e previdenziale. Tenuto conto del periodo estivo e del fitto calendario di eventi live e serate animate dai deejay che propongono bar e locali del Bellunese, i carabinieri proseguiranno nelle prossime settimane i controlli a tappeto con l’obiettivo di passare al setaccio anche l’attività delle cooperative di deejay. Una scappatoia, questa, spesso utilizzata per aggirare il versamento dei contributi per la singola serata.

Sempre nell’ambito dei controlli effettuati nei giorni scorsi dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro sono state stangate altre due attività, un bar a Pieve d’Alpago e una sanitaria ad Agordo: in entrambi i casi sono risultate impiegate due lavoratrici sconosciute alla pubblica amministrazione scoperte grazie ad un controllo incrociato tra l’Inps e l’Ispettorato del lavoro. I rispettivi titolari, infatti, le avevano assunte utilizzando il sistema dei voucher che tuttavia non coprivano la giornata lavorativa in questione, ma solo le ore lavorate delle giornate precedenti. Anche in questo caso i titolari dei locali sono stati sanzionati con la sospensione dell’attività fino al pagamento della sanzione.

L’ammontare complessivo delle multe staccate a carico del bar del centro di Belluno, del bar di Pieve d’Alpago e della sanitaria di Agordo per violazione alle norme giuslavoristiche e sulla sicurezza sul lavoro ammontano a 10 mila euro. Tutte le tre attività hanno già saldato le somme per ottenere la revoca del provvedimento di chiusura e quindi hanno potuto riaprire. Sono in corso da parte dei carabinieri del nucleo comandato dal maresciallo Colaninno ulteriori accertamenti sulle attività in materia di sicurezza.

 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi