Il direttore del Pio XII: «Le cure fatte qui non si possono esportare»

Baldo spiega come vengono curati i bimbi asmatici e i risultati raggiunti: «Abbiamo tanti progetti e vorremmo portarli a termine»

MISURINA

Il destino avverso che attende l’istituto Pio XII di Misurina continua a tenere banco. Non si è sottratto ad un commento della situazione in cui versa il nosocomio cadorino, eccellenza mondiale nella cura delle malattie asmatiche infantili, il direttore sanitario Ermanno Baldo, che pur non entrando nel merito specifico della decisione adottata dalla proprietà ha sottolineato l’importanza delle cure che vengono effettuate a Misurina.

«Bastano poche ore ai bambini che arrivano da noi per respirare meglio. Questo senza cambiare cure o somministrando ulteriori medicine. Il merito è da rimandare all’altitudine che fa crollare le resistenze bronchiali. I miglioramenti sono legati all’ambiente e sono evidenti. Col passare dei giorni», continua, «una quindicina, diminuiscono anche pollini e acari rendendo la situazione ulteriormente migliore. Misurina però è un centro di eccellenza anche nella riabilitazione, motoria e sportiva. Questo è un altro elemento determinante perché i bambini alle prese con malattie asmatiche fanno fatica a fare attività fisica. Misurina aiuta rendendo tutto più facile anche da questo punto di vista».

Baldo chiarisce un aspetto importante sulle attività svolte tra le mura del Pio XII: «Non è che le medicine spariscono magicamente, ma è chiaro che a Misurina c’è una condizione climatica unica nel suo genere che favorisce ogni tipo di attività. L’istituto può vantare una serie di strumentazioni altamente tecnologiche e all’avanguardia che testimoniano quanto sto dicendo. A dire che le cure del Pio XII sono efficienti non sono dunque le parole ma i dati, tutti in possesso dell’istituto superiore della sanità e del relativo ministero».

Il direttore sanitario Ermanno Baldo, a proposito della chiusura, dice senza mezzi termini: «Sono dispiaciuto, abbiamo tanti progetti in atto e ci piacerebbe poterli portare a termine. Si tratta di un lavoro molto interessante, i progetti di ricerca in atto sono eccellenti. Mi auguro che la proprietà, la diocesi di Parma attraverso la sua amministrazione, magari con il supporto della Regione Veneto, possa trovare una soluzione scongiurando la chiusura. Questo è un centro unico nel suo genere in Italia, il secondo in Europa. Basterebbe questo per testimoniarne la sua importanza. Quanto si sta facendo a Misurina non è possibile esportarlo altrove. Conoscevo e conosco le difficoltà di gestione, i bambini sono sempre meno per via dei permessi sempre più stringenti. Da qui però a parlare di chiusura è effettivamente un fulmine a ciel sereno, tanto per me quanto per i dipendenti della struttura che rischiano, immeritatamente, di restare senza lavoro».

Nel frattempo, a proposito del futuro del Pio XII, è tornata a far sentire la sua voce anche il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher, che ha raggiunto l’istituto soffermandosi a colloqui con lo stesso Ermanno Baldo ed alcuni dipendenti della struttura. «Ho visto rabbia e dolore, mi è difficile in questo momento poter fornire risposte o rassicurazioni in quanto la struttura non è di proprietà comunale. Farò e faremo comunque tutto il possibile per mantenere aperto l’istituto», ha spiegato affidando le dichiarazioni alla propria pagina Facebook. –


 

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