Il dirigente Enel: al lavoro 400 persone
BELLUNO. Qualche ripetitore in quota, qualche casa isolata. Ieri mattina 75 utenze nella parte alta del Bellunese mancavano ancora di energia elettrica. Ma al pomeriggio il responsabile di Enel distribuzione del Triveneto, Roberto Ruggiano, assicurava che anche questi problemi erano stati tutti risolti, in qualche caso con l’uso dell’elicottero.
Il dirigente aveva da poco partecipato ad un vertice a Comelico Superiore con gli amministratori locali e il prefetto di Belluno Barbato: «Siamo andati in Comelico a spiegare la situazione e i nostri interventi a medio e lungo termine».
Ci sono 14 chilometri di fili elettrici caduti e molti tralicci abbattuti tra Comelico Superiore e San Nicolò Comelico. Ci vorranno diversi mesi per poter ripristinare la linea, nel frattempo il comune verrà servito dai gruppi elettrogeni in attesa (tra 15-20 giorni) che venga approntata una linea provvisoria, «che garantisce la stessa qualità della linea principale», assicura Ruggiano. Nel frattempo i tecnici dell’Enel saranno presenti notte e giorno nei comuni per assicurare l’attività continua dei gruppi elettrogeni. E ci sono delle squadre pronte a partire in caso di necessità.
«Quello che ha colpito il Bellunese è stato un evento eccezionale» riassume il dirigente «per la nevicata ma soprattutto per le condizioni climatiche complessive: neve pesantissima, vento di scirocco, terreno non ghiacciato. Questo ha fatto cadere migliaia di piante, e alcune hanno colpito i fili dell’alta e della media tensione. Quando l’alta tensione di Terna è saltata, alle 9.44 di giovedì 26 dicembre, 4 delle 10 cabine primarie dell’Enel presenti nel Bellunese si sono distaccate e 60.000 utenze non hanno più avuto corrente. Alle 14.53 di venerdì due delle 4 cabine sono state riattivate. Già prima della riattivazione siamo riusciti a dare corrente a 12.000 clienti, pur senza avere l'alta tensione attiva. Infine per la serata di venerdì 30.000 utenti avevano la luce, grazie ai gruppi elettrogeni e alle manovre di esercizio fatte sulla rete. Dopo che Terna ha ridato corrente, lavorando durante la notte e il giorno di sabato, siamo riusciti a servire quasi tutti i nostri clienti, ne mancavano 4000 che sono stati raggiunti nella giornata di domenica. Alle 16.30 del pomeriggio di domenica l’Enel ha completato il suo intervento».
Ruggiano sottolinea il lavoro enorme fatto dai tecnici dell’Enel, 400 alla fine quelli impegnati, arrivati da tutte le regioni del nord, ma anche dal centro Italia: «Erano 105 la mattina del 26, 230 la sera del 26, 400 domenica».
Se le comunità locali contano dei danni enormi per questo black out, anche le perdite per l’Enel non sono di poco conto. Difficile fare conti ora e il dottor Ruggiano non vuole sbilanciarsi, ma si tratta di milioni di euro, forse dieci.
Come evitare il ripetersi in futuro di episodi simili? «Noi abbiamo delle fasce di rispetto di 13 metri totali. Si può valutare una modifica», conclude.
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