Il “Discobolo” a Scarton, dirigente tenace

Consegnato ieri in sala degli Stemmi dal consiglio di Feltre il prestigioso riconoscimento del Csi

FELTRE. Progetti e ricordi coniugati per dare ai sogni dei giovani un senso compiuto del loro essere nel mondo. La consegna del Discobolo d'oro, prestigioso riconoscimento del Csi, assegnato dal comitato di Feltre ad Antonio Scarton, fondatore dell'Us Vignui e dirigente tenace che ha consegnato la squadra alla storia dei campionati locali, è stata anche l'occasione per porre alcuni interrogativi critici sui valori dei giovani e sull'educazione sociale dello sport. «Il Csi conserva uno sguardo profetico sull'oggi all'insegna dei valori fondanti dello sport che fa sempre più rima con integrazione sociale», ha premesso don Luciano, consulente ecclesiastico del consiglio feltrino guidato da Alberto Brambilla. Il Csi di Feltre ha settant'anni, gli stessi del Centro sportivo nazionale. «Feltre è nato prima di Belluno», ha rimarcato il presidente provinciale Dario Dal Magro. «Ma dobbiamo mettere insieme le energie anche per l'innovazione, cercando ad esempio il rilancio della polisportività fra i giovanissimi perché l'attività sportiva sia amatoriale e non solo selettiva e competitiva».

È spettato al presidente Alberto Brambilla ricordare i fondatori del consiglio feltrino (Dante Cassol, Romeo Centa e Felice Dal Sasso), e passare in rassegna i presidenti (il cui profilo è stato tracciato da Carlo Gabrielli) che si sono avvicendati: Giancarlo Lazzarotto, Gino Calamina, Diego De Paoli, Gabriele Gabrielli, Gino Boschet, Mario Faoro ed Enrico Brambilla apicale storico del consiglio di Feltre. Dall'assessore allo sport del Comune, Giovanni Pelosio sono giunte parole gratificanti sia nei confronti di Antonio Scarton che ha allevato la squadra sia dal punto di vista tecnico che valoriale, sia nei confronti dei Csi «che permette a tutte le generazioni di divertirsi nello sport». Si pensi solo alla Pedala Feltre, fiore all'occhiello del consiglio, che compie trent'anni. (l.m.)

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