Il discusso piano antenne approda in consiglio
VAL DI ZOLDO. Il piano antenne approda in consiglio per l’approvazione definitiva: giovedì alle 18, si aprono le porte dell’ultimo consiglio comunale di Forno di Zoldo, alla luce dei risultati del referendum sulla fusione, che ha sancito l’“unione” con Zoldo.
In primo piano, appunto, l’approvazione definitiva del piano antenne. «Sono scaduti i termini per presentare le osservazioni», spiega il sindaco di Forno Camillo De Pellegrin «e, considerato che non ne sono state presentate da parte dei cittadini, il piano che già era stato adottato viene approvato definitivamente. Avendo valenza di piano urbanistico, dal punto di vista procedurale segue la normativa regionale per quanto riguarda la sua approvazione. Il documento prevede che le compagnie telefoniche presentino il proprio piano di sviluppo entro il 30 settembre di ogni anno. Tale programma annuale viene sottoposto a verifica dell’amministrazione comunale, che lo valuta entro i successivi novanta giorni. Grazie a questo strumento si è potuta sospendere l’istanza di implementazione della telefonia mobile da 3G a 4G. Nonostante la scarsa tutela che la normativa accorda rispetto ai dinieghi dell’amministrazione comunale, questo piano rappresenta uno strumento di difesa».
In discussione anche la convenzione con la ditta Idrolettrica San Giovanni. «A seguito della realizzazione della centralina in zona Le Bocole», continua il sindaco Camillo De Pellegrin, «la ditta Idrolettrica San Giovanni si impegna a corrispondere, a titolo compensativo, una cifra annuale».
Sul tavolo sei varianti al piano urbanistico, seguenti la decisione di alienare porzioni di aree stradali non più utilizzate: tre interessano porzioni di terreno identificati come viabilità che vengono trasformati in zone residenziali in quanto aree di pertinenze di privati e non più utilizzabili come strade; la quarta porzione è un’area di pertinenza stradale che viene alienata e trasformata in area agricola; la quinta è un’area attualmente di destinazione industriale, che sarà trasformata in zona di interesse pubblico in quanto occupata da una cabina dell’Enel; l’ultima è occupata da sedime stradale in zona edificabile. Viene effetuata una permuta con altra area di pari superficie che contribuisce alla definizione di una nuova strada. Infine, una convenzione di segreteria.
Mario Agostini
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