Il finanziamento si chiede on line con il portale “Fast”

BELLUNO. “Fast”, di nome e di fatto. È tutto un programma l’acronimo scelto per il nuovo portale messo a punto dalla Provincia di Belluno per presentare la domanda di accesso ai finanziamenti...

BELLUNO. “Fast”, di nome e di fatto. È tutto un programma l’acronimo scelto per il nuovo portale messo a punto dalla Provincia di Belluno per presentare la domanda di accesso ai finanziamenti previsti dalla legge 18, quella sulle aree di confine. “Finanziamenti e agevolazioni per lo sviluppo del territorio”, questo il significato della sigla “Fast”, un progetto che promette non solo di accorciare i tempi per la presentazione dell’istruttoria, ma anche di semplificare l’accesso alla procedura e soprattutto di evitare agli imprenditori di recarsi personalmente negli uffici per inoltrare la domanda.

La nuova procedura, on line, non si sostituisce a quella tradizionale, ma si configura come uno strumento ulteriore che va nella direzione della semplificazione burocratica e della celerità, requisito imprescindibile per il mondo dell’imprenditoria.

«Questo è un deciso passo avanti verso un miglioramento del servizio per gli utenti», ha spiegato il subcommissario Manuela Milan alla presentazione del portale (che sarà accessibile da oggi all’indirizzo fastprovinciabelluno.it). A metterlo a punto è stata la Provincia, perché è a Palazzo Piloni che vengono gestite le istruttorie presentate dalle imprese che richiedono l’accesso ai finanziamenti previsti dalla legge 18/94. «Con questo portale vogliamo dare un segnale, dire che presto e bene sono due elementi che possono coesistere», ha aggiunto la Milan.

“Fast”, dunque, si propone di sintonizzare rapidamente imprese e pubblica amministrazione, attraverso una procedura semplice e intuitiva. Gli imprenditori dovranno registrarsi al portale, inserendo pochi dati, e una volta che questi saranno stati verificati potranno accreditarsi nell’area riservata, quella dalla quale è possibile far partire la richiesta di finanziamento a valere sulla legge 18. Tutta la trasmissione dati è gestita in modo sicuro, e l’obiettivo di questo nuovo strumento è quello di puntare all’efficienza e alla razionalizzazione.

«Siamo i primi a partire con questa nuova modalità per accedere al fondo di rotazione», ha concluso con soddisfazione il subcommissario Milan. Attualmente il fondo è finanziato, e ha una disponibilità di 5,7 milioni di euro, con stime di rientro a fine anno pari a circa 2 milioni di euro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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