Il Follador ha 150 anni eventi in ordine sparso

L’Apim e l’istituto minerario hanno organizzato celebrazioni separate I periti terranno un congresso a santa Barbara, la scuola nell’aprile 2018
AGORDO. Apim e istituto celebreranno con iniziative diverse e separate i 150 anni del Follador: la prima a dicembre con un congresso, il secondo addirittura nella primavera 2018.


È un dato di fatto che dimostra una volta di più come l’Agordino fatichi spesso a trovare l’unità e la condivisione nel valorizzare quella che è la sua notevole storia. In sordina (se non in silenzio) stanno passando i 400 anni dalla nascita dello scienziato Tito Livio Burattini. Ora, per i 150 della gloriosa scuola mineraria che ha portato il nome di Agordo nel mondo, l’istituto e l’associazione dei periti minerari non sono riusciti a concordare un programma comune di eventi e manifestazioni che coprisse l’intero anno.


«Noi – dice Tomaso Avoscan, docente del Follador e membro del mini-comitato per il 150° della scuola – sia per la mancata disponibilità per il prossimo autunno da parte di alcuni conferenzieri, sia per le migliori condizioni meteo attese nel periodo tardo primaverile, sia per consentire un pieno coinvolgimento del prossimo dirigente scolastico, abbiamo posticipato il convegno al 19-20-21 aprile 2018. Una giornata sarà dedicata alle celebrazioni e per l’occasione sarà presentato il percorso “100 passi nella geologia delle Dolomiti” ideato dalla scuola nel prato antistante l’ala laboratori; le altre due ad un convegno scientifico con interventi e contributi di personalità di spicco del mondo accademico e imprenditoriale».


L’Apim sta invece lavorando a un congresso in occasione della festività di santa Barbara. «Da parte nostra – spiega il presidente Silvano Da Roit – abbiamo mandato una lettera all’istituto Follador per chiedere se c’era la volontà di unire le forze per un’iniziativa comune. Nel concreto la disponibilità che abbiamo ricevuto è stata di carattere generale, ma non definita e così abbiamo proceduto in autonomia».


La sinergia pare infatti essersi tradotta solo nella domanda al ministero per l’emissione di un francobollo celebrativo. «La scuola ha inoltrato la domanda – dice Da Roit – quindi a giorni noi manderemo una nostra lettera al ministro dello Sviluppo economico, Calenda, per sostenere tale domanda. Crediamo che sia giusto il riconoscimento di questa nostra storia anche da parte dello Stato: sia perché il Follador è stata una delle quattro scuole minerarie in Italia, sia perché, politicamente, sarebbe un’attenzione nei confronti del Veneto che nel 1866 si è dichiarato italiano e per questo non ha mai avuto i vantaggi dei cugini vicini».


L’Apim sta comunque ultimando l’organizzazione di altre iniziative. «Grazie a uno sponsor – dice Da Roit – conieremo 500 monete in ottone bronzate o dorate: 100 verranno donate dallo sponsor alla scuola, le altre saranno destinate ai nostri soci, alle autorità e allo sponsor stesso».


Infine, oltre alla redazione di un libro seppur ridotto, il congresso di dicembre. «Santa Barbara sarà festeggiata il 2 dicembre – annuncia il presidente Apim – noi faremo il congresso il giorno prima. Congresso che avrà come tema la nuova figura del perito industriale come ingegnere diplomato e si articolerà in quattro sottotemi: l’evoluzione della scolarità in Italia; quale sia l’aspettativa dell’industria in relazione a una figura di medio-alto livello; cosa propongono oggi a livello di preparazione scolastica l’Italia, la Francia, la Germania e il mondo anglosassone; infine la nostra proposta, che è quella della nascita di un corso di eccellenza post-diploma all’interno della scuola che risponda alle richieste dell’industria odierna e sia il giusto complemento e rilancio dell’istituto minerario. Se quest’ultimo rimarrà semplicemente una scuola di passaggio, andrà incontro alla sua fine».


Gianni Santomaso


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