Il Forte di Montericco di Pieve di Cadore dopo 100 anni riaprirà a maggio

PIEVE DI CADORE. Alle 16 di sabato 20 maggio, il Forte di Montericco aprirà il portone per accogliere i primi visitatori, dopo 100 anni da quando gli austriaci, in seguito all’invasione del Cadore, fecero saltare con l’esplosivo le cupole di acciaio e i cannoni montati sul tetto.
«L’inaugurazione sarà una vera sorpresa e durerà fino a notte», ha spiegato il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti, dopo aver firmato la convenzione con la quale le fondazioni Museo dell’Occhiale e Centro Studi Tiziano Cadore hanno assunto la gestione della struttura in comodato d’uso per un periodo di sei anni. «Con questa operazione», ha aggiunto, «che conclude dieci anni di iter burocratico e di lavori che sono costati ben 3 milioni di euro, Pieve intende ridare al Forte di Montericco, quella centralità che già con il Castello Romano Pieve aveva acquisito nei secoli della sua storia».
La cerimonia della firma della convenzione e della consegna delle chiavi del Forte a Vittorio Tabacchi, presidente della Fondazione del Museo dell’Occhiale e a Maria Giovanna Coletti, presidente della Fondazione Centro Studi Tiziano Cadore è avvenuta al termine della conferenza stampa che il Comune di Pieve ha organizzato per presentare la struttura rinnovata e chi dovrà gestirla. L'incontro è stato aperto dal sindaco Ciotti, che ha riassunto brevemente le tappe del recupero del Forte, che il 26 febbraio 2009, quando è iniziato il percorso, con una delibera del consiglio comunale, sembrava destinato a degradare progressivamente.
«Da allora», ha spiegato la prima cittadina, «grazie all’impegno del sindaco di allora Roberto Granzotto, tutto è cambiato: la Fondazione Cariverona ha concesso un cospicuo finanziamento a un progetto di recupero del Forte, firmato dall’architetto Luigi Girardini, grazie al quale è stato possibile fermare il degrado e successivamente con il secondo stralcio dei lavori assegnato il 26 maggio 2015, completare il restauro della struttura che è stata riconsegnata al Comune di Pieve il 24 ottobre 2016».
Il problema vero della struttura, dal momento della riconsegna, è stata la sua utilizzazione che, secondo quanto concordato con la Fondazione Cariverona, avrebbe dovuto essere squisitamente culturale. «Ecco allora», spiega Maria Giovanna Coletti, della Fondazione Tiziano, «che nasce l'iniziativa di mettere insieme le due importanti fondazioni presenti sul territorio: ambedue hanno nello statuto costitutivo la valorizzazione del patrimonio cadorino. Quindi gli obiettivi sono comuni. Una volta trovato l’accordo tra le due fondazioni, è stato trovato anche quello con Dolomiti Contemporanee, la nuova realtà che da alcuni anni opera a Borca e che è diventato l’attore principale in questa gestione».
«Per rendere maggiormente visibile questa iniziativa», ha spiegato Vittorio Tabacchi, Fondazione Museo dell’Occhiale, «c'è allo studio anche un logo che dovrà accompagnare la vita del Montericco».
«Per l’inaugurazione del Forte», ha spiegato Gianluca Levis, di Dolomiti Contemporanee, «sarà organizzata una grande mostra-cantiere che vedrà la presenza a Pieve di molti artisti, non solo italiani, che dovranno realizzare opere su vari aspetti del Cadore, della sua storia e dei suoi paesaggi».
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