Il fuoco divora una terrazza
FALCADE. Un guasto elettrico o un corto circuito dell’impianto a Gpl utilizzato per alimentare i fornelli. Pur escludendo l’azione dolosa, vigili del fuoco e carabinieri non sono ancora riusciti a risalire alle cause dell’incendio che domenica sera ha interessato l’ultimo piano di un condominio di via Tabiadon, nella frazione di Caviola (Falcade), nel corso del quale è andata incenerita buona parte di una terrazza.
Le fiamme, si suppone, avevano cominciato ad alimentari poco prima delle 20.30 e in pochi minuti avevano avvolto l’intera terrazza (con basamento in cemento, ma con diverse sezioni in legno, tra cui le rignhiere), di pertinenza dei due appartamenti all’ultimo piano di una palazzina-vacanze di tre piani che ospita nove appartamenti. Abitazioni, in quanto utilizzate solo per la villeggiatura, al cui interno non si trovava in quel momentonessuno, tanto che una volta allertato dalle fiamme e dal fumo è stato un vicino di casa ad imbracciare un manicotto antincendio posizionato nel vicino cortile e provvedere a spegnere l’incendio. Sul posto si sono portati due mezzi del distaccamento dei vigili del fuoco di Agordo, i volontari di Agordo con un’autoscala e i volontari di Canale d’Agordo, con due mezzi (oltre ai carabinieri di Agordo) che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area.
Proprio la tempestività del vicino ha evitato conseguenze peggiori, visto che se l’incendio non ha minimamente interessato l’interno dei due appartamenti, sulla terazza erano ospitate due bombole a Gpl, utilizzate per alimentare i fornelli a gas delle cucine, che in caso di maggior esposizione alle alte temperature avrebbero potuto esplodere.
Ridotti in cenere, invece, oltre alle ringhiere, anche tutti gli oggetti che erano stati depositati in terrazza.
Marco Ceci
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