Il furto delle pietre ha nome e cognome e una firma d’artista

Filippo Zampieri ha spiegato il gesto via mail a Lentini e Fort Una risposta artistica alla mostra “Resistere per ri/esistere»
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Il furto dei sassi ha una firma. Un autografo d’artista, come questo giovane di Belluno, che sopravvive a Milano ama definirsi sulla sua pagina Facebook, citando anche il filosofo tedesco Hegel. «Il vero è il divenire di se stesso»: buono a sapersi. Filippo Zampieri ha scritto un messaggio privato al profilo di Aurelio Fort e una mail ad Alfonso Lentini, per spiegare ai due curatori dell’installazione “Resistere per ri/esistere” perché con un amico ha deciso di portarsi via almeno un quintale di quelle 1001 pietre, che erano state sistemate in giro per la città il 25 aprile, anniversario della Liberazione. Tutto in una notte, violando sensi unici, zone a traffico limitato e aree pedonali. Reato o non reato di furto e danneggiamento, codice della strada o non codice della strada, il suo sarebbe stato un gesto artistico. Una copia delle comunicazioni on line sono sui tavoli del sindaco Jacopo Massaro, dell’assessore alla cultura Claudia Alpago Novello e del comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca’.

Il capo dei vigili è stato colui che perso delle ore per visionare i filmati della videosorveglianza con le facce dei due ragazzi e la targa della macchina furgonata. C’è una novità dall’ufficio del Comando di via Gabelli: «Dopo aver approfondito anche i contorni di questa storia, siamo arrivati alla conclusione che è possibile procedere d’ufficio e non è nemmeno necessaria una querela di parte, in quanto si può chiamare in causa la “pubblica fede”. Insomma, la situazione si complica per questi due ragazzi e stiamo facendo tutte le valutazioni necessarie».

La sorpresa di Aurelio Fort, una volta aperta la posta elettronica è stata notevole. Una letterina dell’1.32 di notte l’ha informato delle motivazioni: «Questo ragazzo ha cercato di spiegarsi in maniera incomprensibile e farneticante. Devo confessare di non averci capito molto, certo non mi sarei aspettato una performance artistica in risposta alla nostra, in maniera da trarne non si capisce bene quale tipo di vantaggio. Avrei compreso di più un ragazzo di destra, che ce l’ha con la Resistenza».

Il primo cittadino Massaro ha ricevuto una richiesta d’incontro e sta sfogliando la sua agenda, per trovare uno spazio utile: «Incontrerò sicuramente questo ragazzo e anche nel giro di poco tempo, perché mi interessa conoscere le motivazioni che possono averlo indotto a portare a termine un’azione di questo genere. Non so ancora bene se prenderemo dei provvedimenti, cioè se sporgeremo una querela, quello che mi interessa, in un primo momento è capire perché».

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