Il gelato bellunese delizia il palato di Andy Luotto

Conclusione in allegria per la 34° edizione di Agrimont a Longarone Fiere che ha registrato un buon afflusso di visitatori, specie nelle due domeniche
Endy luotto a longarone fiere
Endy luotto a longarone fiere

LONGARONE. Conclusione in allegria per la 34° edizione di Agrimont a Longarone Fiere che ha registrato un buon afflusso di visitatori, specie nelle due domeniche quando c'è stato un vero e proprio pienone.

Per festeggiare la prima giornata europea del gelato artigianale è stata organizzata un'intervista, moderata da Roberta De Salvador, con Loris Molin Pradel, presidente di Confartigianato Gelatieri, e il personaggio televisivo Andy Luotto, già comico con Renzo Arbore negli anni ottanta e ora conduttore di una trasmissione di cucina nonché gestore di un ristorante.

Molin Pradel e Luotto in simpatia hanno discusso del mondo del gelato, fornendo anche alcuni spunti interessanti per la promozione del settore.

«La regola aurea» dice Molin Pradel «è quella che se finisci subito un gelato vuol dire che è buono. Il gusto creato per la giornata europea è composto da cioccolato a scaglie e granella di mandorle pralinate, infatti uno dei segreti è proprio quello di mettere le mandorle che aiutano a gustare di più il tutto. Io sono zoldano anche se ho lavorato a lungo a Bolzano. Da un anno e mezzo con i corsi di gelateria, comprensivi di aule e laboratori qui alle fiere, cerco di esportare il modello del Trentino. Modello che è meglio del nostro non per qualità ed esperienza, e ci mancherebbe altro visto che siamo nella culla del gelato, ma per le leggi che tutelano gli artigiani del gelato. Ultimamente si parla di gelato gastronomico con abbinamenti strani e spesso pieni di coloranti. Questo è solo uno spot che non c'entra nulla con il vero gelato».

«Il gelato buono deve piacere» dice Luotto «e deve essere fatto con ingredienti di qualità. Uno dei migliori gusti che ho assaggiato è stato un fior di panna in Sicilia, ma fatto da gelatieri veneti, ma non è mica male neanche questo nuovo gusto “fantasia europea”. Il gelato artigianale è famoso in tutto il mondo grazie agli italiani e ai maestri veneti in particolare. Per esempio in inglese si usa la parola “ice cream” ma quando si vuole indicare una qualità veramente buona si dice in italiano “gelato” che è quindi sinonimo di bontà, anche perché tra l'altro pure il miglior latte è quello italiano. Gli artigiani di queste zone ci sanno proprio fare, io sono un “terrone” di natura ma ammiro il vecchio mestiere dei gelatieri. Però voi dovreste farvi conoscere di più perché dietro ogni gusto c'è tutta una storia e una cultura ma anche tanto studio e passione, non ci si improvvisa gelatieri in pochi mesi. Adesso vanno di moda strane combinazioni come il salato, certo all'inizio sono divertenti ma poi sono ingestibili. Certi gusti assurdi poi sono da galera!».

In conclusione da entrambi è venuto un auspicio di promuovere meglio in tutta Italia e in Europa il gelato bellunese e la Mig, specie dopo l'istituzione di questa giornata europea, ovvero il primo riconoscimento del genere per un prodotto alimentare, arrivando magari anche a creare una rete di turismo del gelato combinandola anche con quella dei prodotti tipici dove ogni zona italiana può avere il suo gusto.

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