Il gioco telematico alla Ca’ Dolomiti era legittimo

BELLUNO. Gioco d’azzardo legittimo. Assolta perché il fatto non costituisce reato Flavia Fabbri, che era in tribunale per esercizio abusivo di gioco o scommessa. Fino a pochi anni fa, la dona era...
BELLUNO. Gioco d’azzardo legittimo. Assolta perché il fatto non costituisce reato Flavia Fabbri, che era in tribunale per esercizio abusivo di gioco o scommessa. Fino a pochi anni fa, la dona era amministratore unico e legale rappresentante di una società, che gestiva la sala da gioco Ca’ Dolomiti di via Tonegutti. Nell’abbreviato di ieri, il pubblico ministero Tricoli aveva chiuso la requisitoria con la richiesta di condanna sei mesi, tenendo conto della riduzione della pena, mentre il difensore Giorgio Gasperin puntava tutto sull’assoluzione che è effettivamente arrivata. Una volta pronunciata la sentenza, il giudice Coniglio si è riservata 30 giorni per le motivazioni. La difesa è contenta così, mentre la pubblica accusa potrebbe impugnare.


Nel locale si poteva scommettere per via telematica, quello che mancava - secondo la tesi della procura della Repubblica - era la licenza prevista dall’articolo 88 del Testo unico leggi di pubblica sicurezza, che recita «la licenza per l'esercizio delle scommesse può essere concessa esclusivamente a soggetti concessionari o autorizzati da parte dei Ministeri o di altri enti ai quali la legge riserva la facoltà di organizzazione e gestione delle scommesse, nonché a soggetti incaricati da concessionario o dal titolare di autorizzazione in forza concessione o autorizzazione». Assolta con formula piena.
(g.s.)


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