IL GIRO A BELLUNOUn Nevegal da copertina. Gente in tutta la salita e uno spettacolo da brividi

Bagno di folla alle curve Bisinella e Bellunesi nel mondo. Oltre al ricordo di Weylandt, molti tifosi di Bruseghin
Il bagno di folla alla curva dei Bellunesi nel mondo e sotto il gruppo dei «Quei del luni»
Il bagno di folla alla curva dei Bellunesi nel mondo e sotto il gruppo dei «Quei del luni»
NEVEGAL
. Che spettacolo. Un Nevegal così resterà impresso nella memoria per molti anni. Gente ovunque e nemmeno così disordinata come hanno voluto far passare in alcuni casi i commentatori Rai («c'è poco spazio per passare»), visto che agli atleti non è accaduto nulla.

Scendendo a piedi dal colle, sono stati due i punti a meritare nettamente il premio dei migliori. La visione di pubblico che c'era alla curva Bisinella e a quella dei Bellunesi nel mondo è stata da brividi. In quest'ultima, dove c'erano gli stand del fans club di Malacarne e dei sodalizi castionesi Vena d'Oro e Co Coron fon fin fun, c'è stata una autentica ovazione a ogni passaggio. E il chiosco delle birre ha lavorato a getto continuo.

Moltissime le scritte in ricordo del povero Weylandt e come al solito numerosissimi i tifosi di Marzio Bruseghin, il grande assente del Giro, con le maglie «Sesso, vin e Bruseghin». «Ma tornerà a correre?» «E chi lo sa», sorridono, «ma noi siamo qui».

Non sarà il povero Dino, morto in Slovenia, ma ha fatto sorridere tutti il tifoso vestito da orso con tanto di sci e racchette. Avrà avuto un caldo da morire, ma vuoi mettere l'effetto scenico?

E in tema di animali, avranno avuto caldo anche i due conigli bianchi, che ogni tanto, ovviamente, sgranocchiavano una carota.

Spettacolare una gag fantozziana in una casera a bordo strada a metà salita. Contandor è già passato e tutti si sono riversati davanti a un piccolo schermo sotto una tenda. E' l'ultimo chilometro. Ce la fa Nibali o vince Contador? Un uomo cerca di farsi strada e si sporge dietro la tivù. «Ocio che l'antenna è volante...». Troppo tardi. Immaginatevi gli improperi.

Nota di merito anche al Bar Slalom e alla Cronocatellos, la festa di lunedì con i Los Catellos. Tette e soci hanno dato il meglio di sè e il locale di Bepi e Barbara (ieri completamente afona) è rimasto aperto tutta la notte, fino ai cappuccini del mattino.

E applausi anche ai sei cronometristi di Belluno guidati da Dino Fasolo.

Sul piazzale i gadget sono andati a ruba, mentre Giovanni Viel ha spadroneggiato nei programmi Rai.

Il meteo ha aiutato, ma la cartolina offerta dalla città è stata il massimo sperabile. Ora serve dare continuità a questo lavoro.

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