Il golf club alza la voce contro la Regione

Il presidente Paolo Bonelli: «Vogliono sfrattarci ma noi ci opporremo, anche per vie legali»
Il campo è da 18 buche e fu realizzato più di 50 anni fa
Il campo è da 18 buche e fu realizzato più di 50 anni fa
 CANSIGLIO.
«Vogliono sfrattarci, ma ci opporremo». Il golf club Cansiglio è tra i beni che la Regione ha deciso di mettere in vendita nell'ambito di un piano per incrementare il proprio patrimonio. Ma chi quella struttura l'ha realizzata non ci sta, e annuncia battaglia.
 Il presidente del club Paolo Bonelli è amareggiato dopo aver appreso la notizia che la giunta Zaia ha deciso di sbarazzarsi del campo di golf che si trova sulla Piana e del vicino albergo san Marco. Anzi, pensa che sia proprio per riuscire a vendere l'hotel, «chiuso da anni e in stato di avanzato degrado», dice, che la Regione abbia messo in vendita anche il campo da golf: «In questo modo diventa molto più appetibile per un acquirente», spiega Bonelli.  Il golf club Cansiglio è sorto nel 1958, su iniziativa di un gruppo di "pionieri" cui il ministero dell'Agricoltura e delle foreste, tramite l'azienda statale per le foreste demaniali, affidò la concessione di un'area di circa 40 ettari sulla Piana del Cansiglio. Oggi il terreno è di proprietà di Veneto Agricoltura, che lo dà in convenzione al soggetto vincitore del bando di gara a fronte del pagamento di un affitto.  «Nel 2009, quando ci è scaduta la convenzione», ricostruisce Bonelli, «pagavamo 8000 euro di affitto. Con il rinnovo ce l'hanno portato a 30 mila più iva». Che fa 36 mila euro l'anno, quasi cinque volte tanto il canone precedente. E non è finita, perchè è proprio nel 2009 che le cose si complicano. Il rinnovo della convenzione, infatti, non è mai stato firmato.  «Alla scadenza è stata fatta una gara per la gestione dell'impianto», spiega ancora Bonelli. «Noi siamo stati gli unici a presentarci e abbiamo vinto. Ho in mano una lettera di Veneto Agricoltura che stabilisce che per i prossimi 25 anni saremo noi a gestire il golf club, ma non abbiamo firmato la convenzione, per una serie di intoppi». Anche l'affitto, quindi, non viene versato da due anni, «ma non certo per nostra volontà», precisa Bonelli.  Prima c'erano da mettere a punto alcuni dettagli, poi «hanno detto che la concessione del terreno era bloccata in attesa di un fantomatico piano di ristrutturazione del Cansiglio, di cui però non esiste traccia», continua Bonelli. «Dall'altra parte ho trovato un muro di gomma. Ho chiesto più volte di incontrare Manzato, anche Zaia, ma si sono sempre fatti negare. Evidentemente avevano già intenzione di sfrattarci, così si spiegano molte cose».  «Associare il campo da golf all'albergo san Marco è funzionale per la vendita dell'immobile. Le aste precedenti non sono andate a buon fine, così si rende appetibile l'acquisto», aggiunge Bonelli. Anche perchè la struttura del golf funziona: ha 250 soci, fa diversi corsi per i bambini per avvicinarli alla pratica di questa disciplina, e a frequentarla sono molti bellunesi ma anche persone da fuori provincia.  «Inoltre il nostro campo ha ottenuto dalla Federazione del golf l'attestato di biodiversità», continua il presidente. «Non usiamo diserbanti o anticritogamici, nei nostri prati c'è solo erba autoctona. Siamo uno dei pochi campi in Italia ad avere ottenuto questa certificazione».  Fa quindi ancora più male sentirsi messi alla porta: «Sono 53 anni che lavoriamo per far funzionare quel campo», afferma Bonelli. «Ci hanno affittato un pascolo e abbiamo creato un impianto da 18 buche, che ha promosso la pratica del golf rendendola meno elitaria di un tempo». Per questo, conclude Bonelli, «ci opporremo alla vendita. Vogliamo farci riconoscere la concessione del terreno come vincitori del bando di gara di 2 anni fa». Se le "buone" non basteranno, l'associazione che gestisce il golf club Cansiglio è pronta anche «ad intraprendere vie legali», conclude Bonelli.  

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